Sanità: Msf, in Siria colpiti 60 ospedali legati a organizzazione nel 2015
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Damasco, 18 feb. (AdnKronos Salute/Aki) - Sono più di sessanta le strutture sanitarie legate a Medici senza frontiere attaccate lo scorso anno in Siria, 12 delle quali sono state completamente distrutte. Lo denuncia la stessa Msf, mettendo in luce che le infrastrutture sanitarie in Siria 'sono state decimate' dai frequenti raid aerei e dal bombardamento di ospedali e cliniche in violazione del diritto internazionale. Solo lunedì un raid ha colpito una struttura sanitaria supportata da Msf a Marat al-Numan, nella provincia siriana di Idlib, causando 25 morti. Secondo l'Osservatorio siriano per i diritti umani, ad attaccare l'ospedale di Msf sono stati caccia russi. Nell'ultimo rapporto di Msf si legge che nel 2015 sono state colpite 63 strutture sanitarie supportate dall'organizzazione nella Siria settentrionale, centrale e nordoccidentale, con 12 completamente distrutte. Di conseguenza, 83 operatori sanitari sono stati uccisi o sono rimasti feriti negli attacchi. Tutte le strutture sanitarie supportate da Msf si trovano in zone in mano all'opposizione in quanto l'organizzazione non ha il permesso di lavorare in aree controllare dal regime di Damasco e non opera dove il controllo è in mano al sedicente Stato Islamico.