Salute: secca o grassa, a ogni tosse il suo rimedio
Milano, 21 nov. (AdnKronos Salute) - Secca e stizzosa, grassa e profonda, insistente da fumatore. La tosse ha facce diverse e con l'arrivo dell'inverno torna all'attacco di giorno e di notte, togliendo la concentrazione o il sonno. Assosalute, l'Associazione nazionale farmaci di automedicazione, insegna a capire le ragioni della tosse (un fastidio, ma anche 'un meccanismo di difesa estremamente efficace' per l'organismo) e a riconoscere, prevenire o trattare i 'colpi' diversi. A ogni tosse il suo perché, il suo scudo e il suo rimedio. Lo scopo della tosse - ricordano gli esperti di Assosalute su www.semplicementesalute.it - è allontanare particelle, sostanze o addensamenti che si possono formare nell'apparato respiratorio dove ostacolano il normale passaggio dell'aria. In altre parole, grazie alla tosse 'spazzina' le vie respiratorie si ripuliscono da impurità (polveri e sostanze nocive) o secrezioni rimaste dopo un'infezione. Normalmente la tosse virale si autorisolve nel giro di alcuni giorni, ma se dura più di una settimana o si accompagna a espettorato anomalo (presenza di sangue, variazioni di colore), oppressione toracica e difficoltà respiratorie, è meglio consultare un medico. E se si accompagna a raffreddore e malessere generale, conviene trascorrere un paio di giorni a casa al caldo. Fatta questa premessa, ecco le 3 versioni in cui la tosse si può presentare. La prima è la tosse secca e stizzosa, senza produzione di muco, che nasce in alto (gola, trachea, laringe) ed è uno dei primi sintomi delle malattie da raffreddamento. Poi c'è la tosse grassa o produttiva, che ha origine più in basso (bronchi) e porta a emissione di catarro; ha un suono cavernoso e in genere è spia di un'infezione virale che provoca ostruzione delle vie respiratorie. Infine c'è la tosse cronica detta 'tosse del fumatore': si presenta ciclicamente tutto l'anno, è causata da irritazione ed è sintomo di una costante infiammazione delle mucose respiratorie. Cosa fare? Quando il colpo di tosse non è più occasionale, ma gli accessi si ripetono costantemente, la prima regola è cercare di capire di che tipo di tosse si tratta. Quindi in base alle caratteristiche del sintomo possono venire in aiuto i diversi farmaci da banco, quelli senza obbligo di prescrizione, contrassegnati in confezione dal bollino rosso che sorride. Se la tosse è secca l'obiettivo sarà attenuare il sintomo e la sensazione di disagio, soprattutto di notte. Possono essere utilizzati i farmaci sedativi della tosse con funzione antinfiammatoria delle prime vie aeree (ad esempio pipazetato, destrometorfano, cloperastina, butamirato, levodropropizina, oxolamina anche in associazione) - suggerisce Assosalute - che riducono la sensibilità del centro della tosse alle stimolazioni inviate dalla mucosa infiammata di laringe e trachea. Se invece la tosse è grassa è meglio utilizzare 2 categorie di medicinali: gli espettoranti che rendono il catarro più fluido (ad esempio guaifenesina, dropropizina, menglitato in associazione e sulfoguaiacolo) e i mucolitici che lo fanno meno consistente (come acetilcisteina, ambroxolo, bromexina, carbocisteina e sobrerolo). Infine, i 5 consigli di Assosalute per prevenire e combattere la tosse: 1) Prestare attenzione agli ambienti eccessivamente secchi, specie in inverno quando il riscaldamento può 'asciugare' troppo l'ambiente facilitando l'irritazione delle vie respiratorie; 2) Mantenere il giusto livello di umidità ambientale, con umidificatori se l'aria è troppo secca o anche solo appoggiando salviette umide sui termosifoni. Inoltre, in caso di tosse grassa l'ambiente umido aiuta a produrre un muco più facilmente eliminabile; 3) Con l'irrigidirsi delle temperature è sempre bene non prendere freddo e coprire, oltre alla gola, anche il naso; 4) In caso di tosse grassa, è consigliabile consumare frequentemente bevande calde come tè e brodo, per favorire una riduzione dell'irritazione delle prime vie respiratorie e rendere più fluido il muco; 5) Soprattutto se la tosse è produttiva, si consiglia di dormire a pancia in giù per evitare che il catarro si accumuli in prossimità della laringe, creando così un colpo di tosse che disturberebbe il sonno.