Salute: crisi epatica dopo troppi energy drink, il caso in Usa

di Adnkronos

Milano, 4 nov. (AdnKronos Salute) - Per 3 settimane ha bevuto 4 o 5 energy drink al giorno per farsi forza sul lavoro, e quando ha chiesto aiuto ai medici perché accusava vomito, dolori addominali, ittero e urine di colore scuro presentava i segni di una grave crisi epatica acuta: livelli di enzimi transaminasi molto alti, spia di un danno al fegato, ma anche dell'epatite C cronica di cui già soffriva. Una patologia che probabilmente non ha beneficiato dell'assunzione esagerata di bevande energetiche, ipotizzano i medici dell'University of Florida College che hanno descritto l'episodio su 'Bmj Case Reports'. Si tratta del secondo caso riportato finora in letteratura, spiegano gli esperti Usa. I sintomi si sono interrotti quando l'uomo, un operaio edile di 50 anni, ha smesso di bere energy drink. Un energy drink contiene circa 40 milligrammi di niacina (vitamina B3), mentre le raccomandazioni britanniche suggeriscono di non superare i 17 mg al giorno nell'uomo e i 13 mg nella donna, si ricorda sulla Bbc online. E benché i sintomi tossici insorgano solo quando vengono superati i 500 mg di niacina al giorno, nel caso del paziente americano - già malato di epatite C - 160-200 mg erano sufficienti a mettere a rischio il fegato. 'Mentre il mercato delle bevande energetiche continua a crescere rapidamente - osserva Jennifer Harb, a capo del team americano - i consumatori dovrebbero essere consapevoli dei pericoli potenzialmente associati ai vari ingredienti. Vitamine e nutrienti, come la niacina, sono presenti in questi drink in quantità che eccedono quelle giornaliere raccomandate', e quindi consumandone troppi il rischio è di un 'pericoloso accumulo e tossicità'. Vikas Khullar, fra gli autori, dichiara alla Bbc che chiunque - e non solo chi soffre di epatite o di altri disturbi al fegato - dovrebbe usare cautela con le bevande energetiche: 'Non sappiamo con sicurezza come molti ingredienti vengano filtrati dal fegato - avverte - e quali livelli potrebbero causare tossicità e danni epatici'.