Ricerca: con 'ormone delle coccole' speranze per accendere empatia in autismo

di Adnkronos

Milano, 22 gen. (AdnKronos Salute) - L''ormone delle coccole' potrebbe aumentare anche il coinvolgimento sociale e favorire l'empatia in chi soffre di autismo. L'ossitocina, sostanza associata con i legami interpersonali, potrebbe infatti aiutare chi soffre di disturbo dello spettro autistico (Asd) a socializzare. E' quanto riporta un gruppo di scienziati americani in uno studio pubblicato su 'Science'. Per arrivare a queste conclusioni, il team dell'Emory University ha studiato le arvicole della prateria, roditori famosi per la loro monogamia, spesso utilizzati negli studi sulle coppie. I ricercatori hanno scoperto che questi animali hanno un comportamento empatico nei confronti dei loro simili tristi o sofferenti, che sarebbe dovuto proprio all'ormone delle coccole. Il lavoro ha così esplorato i meccanismi neurali dell'empatia in questi animali, sottolineando come l'ossitocina possa aiutare a comprendere e trattare disturbi psichici come l'Asd, la schizofrenia e altri problemi in cui la localizzazione e la risposta alle emozioni degli altri è compromessa. L'osservazione di un altro animale in pericolo ha causato nelle arvicole della prateria l'attivazione della corteccia cingolata anteriore, una regione del cervello che si attiva anche quando gli esseri umani vedono una persona che soffre. I roditori hanno risposto aumentando il loro comportamento prosociale, riducendo così l'ansia nell'altro animale. Quando gli scienziati hanno bloccato l'ossitocina nella corteccia cingolata anteriore, le arvicole della prateria non hanno più consolato gli altri in difficoltà. 'Molte caratteristiche umane affondano le loro radici in processi cerebrali fondamentali, condivisi tra molte specie - ricorda Larry Young, uno degli autori - Ora abbiamo l'opportunità di esplorare in dettaglio i meccanismi neurali sottostanti alle risposte empatiche di un roditore con chiare implicazioni per gli esseri umani'. Gli scienziati suggeriscono che il comportamento consolatorio si è evoluto nella struttura sociale monogamica delle arvicole della prateria, modificando i sistemi cerebrali coinvolti nel nutrimento materno, che sono presenti in tutti i mammiferi.