Ricerca: Lav a Cattaneo, antiscientifico e fuorviante usare animali per test
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Roma, 9 feb. (AdnKronos Salute) - 'Utilizzare animali a scopo sperimentale è antiscientifico, immorale e fuorviante perché nessuna specie vivente può essere modello sperimentale per altre specie a causa delle enormi differenze genetiche, anatomiche, biologiche, metaboliche, psichiche, etologiche che le contraddistinguono: ciò che risulta innocuo negli animali può essere tossico per l'uomo'. Ad affermalo è la Lav, la Lega anti vivisezione, che replica a un articolo firmato oggi su 'Repubblica' dalla scienziata e senatrice a vita Elena Cattaneo. 'Secondo l'Iss - ricorda la Lav - il 70% della ricerca biomedica, ovvero della biologia della medicina, non fa uso di animali'. 'La descrizione bucolica e sentimentale della sperimentazione animale è fuorviante - sottolinea la biologa Michela Kuan, responsabile Lav vivisezione - se non ingannevole per i lettori, così come la negazione della vivisezione e la negazione di una ricerca d'avanguardia che non fa uso di animali. Non si può negare l'evidenza'. Secondo la Lav, 'sono centinaia le testimonianze di ricercatori e scienziati che hanno sottolineato l'alto indice di fallimento della sperimentazione animale. La legge parla chiaro e i dati anche - precisa l'associazione - I metodi sperimentali senza animali sono totalmente prioritari perché efficaci, affidabili, rapidi e attendibili'. A supporto delle tesi contro la vivisezioni degli animali per fini scientifici, la Lav porta le esperienza di ricerca in Usa: dei National Institutes of Health (Nih) che 'hanno stretto una collaborazione con l'Epa (Environmental Protection Agency) per utilizzare i robot di screening automatici ad alta velocità del Nih Chemical Genomics Center (Ncgc), in grado di testare la tossicità di 10 mila composti chimici in pochi anni, mentre la sperimentazione per un solo pesticida costa 10 milioni di dollari condotta in vivo e oltre 5 anni di tempo'. 'Infine - avverte l'associazione animalista - bisognerebbe ricordare alla senatrice Cattaneo che l'80,7% degli italiani è contrario alla sperimentazione animale (fonte Eurispes)'. Per la Lav esistono centinaia di metodi alternativi alla sperimentazione animale: i modelli informatici; le analisi cliniche su materiale biologico (scarti da interventi chirurgici; sangue, urine, feci, saliva); le analisi chimiche le indagini statistiche (come l'epidemiologia e la metanalisi); gli organi bioartificiali e i microchip al Dna; le analisi chimiche; i microcircuiti con cellule umane; analisi genetiche su materiale biologico; la imaging (Tac, Pet o Rm). 'Numerosi test che prima prevedevano l'uso di animali, oggi sono svolti in vitro - rimarca la Lav - Per essere impiegati come metodi ufficiali, i nuovi test devono superare un iter di validazione che dura anche fino a 10 anni e prevede di verificare l'efficacia del test in diversi laboratori per assicurarne l'attendibilità scientifica. I test su animali non sono mai stati validati scientificamente. Oggi - conclude l'associazione - non si utilizzano più animali in: crash test di automobili; test di gravidanza; test per verificare la contaminazione batterica di farmaci; molti casi di verifiche igienico–sanitarie su alimenti; molte esercitazioni per scopo didattico; diversi test di tossicità su sostanze chimiche, come l'assorbimento cutaneo, la mutagenesi e la genotossicità, la fototossicità, l'embriotossicità'.