Primavera tempo di allergie: i consigli dell’esperto
La primavera preannuncia l’inizio della bella stagione ma anche l’arrivo delle allergie respiratorie. In questa stagione infatti, la concentrazione aerea di pollini è molto elevata e le allergie raggiungono il culmine. In Toscana, in media, una persona su cinque soffre di allergie respiratorie. “I pollini di alcune piante erbacee e di alcuni alberi – commenta Alessandro Farsi, direttore della Unità Operativa allergologia e immunologia clinica di Prato – rappresentano una importante causa di allergia respiratoria a decorso stagionale. Da gennaio a luglio si susseguono le impollinazioni di cupressacee, corilacee/betulacee, urticacee, oleacee, graminacee, etc…Attualmente sono rilevabili concentrazioni polliniche medio/alte per le oleacee (frassino), per le fagacee(quercia) e per le urticacee (parietaria). E’ inoltre, iniziata la fioritura delle plantaginacee (piantaggine) e delle graminacee. Risulta, invece, a termine quella delle cupressacee/taxacee. “
Secondo le previsioni, nelle prossime settimane avremo condizioni molto critiche per la popolazione allergica per l’elevata presenza di particelle polliniche in atmosfera. Sono infatti previste, concentrazioni polliniche medie per le famiglie delle oleacee (frassino), e medio alte per quella delle fagacee (quercia). Concentrazioni in calo per il cipresso, il platano e il carpino fino a valori bassi. Per le specie erbacee tenderanno, infine, ad aumentare le concentrazioni di polline di graminacee. Presenza stazionaria, su valori medio alti, del polline di parietaria.
I sintomi della rinite allergica sono rappresentati da prurito nasale, gocciolamento “acquoso” (rinorrea acquosa), starnutazione, ostruzione nasale e sintomi oculari associati (prurito, bruciore, lacrimazione…). In presenza di questi sintomi è necessario rivolgersi al proprio medico di medicina generale che poi nel sospetto di una rinite allergica potrà inviare presso centri specialistici dove verranno effettuate le prove allergologiche cutanee che rappresentano il test di primo livello per identificare le sostanze (pollini, acari della polvere, derivati dermici animali…) a cui il soggetto risulta eventualmente sensibilizzato.
Conoscere le specie polliniche a cui uno risulta allergico è fondamentale per decidere il periodo in cui effettuare trattamento medico, ad esempio in questo momento è importante che le persone allergiche alle graminacee e/o alla parietaria inizino o continuino la loro terapia stagionale. A Prato, la prevalenza della rinite allergica si attesta intorno al 15-20% come nel resto d’Italia. Nell’unità operativa allergologia e immunologia clinica afferiscono ogni anno circa 9.000 pazienti di cui una parte rilevante con problemi di rinite allergica. Sono, inoltre, più di 1.000 i pazienti affetti da asma bronchiale che vengono rivalutati ogni sei mesi con visita e spirometria.
Attualmente l’equipe è composta da due medici specialisti in Allergologia e Immunologia Clinica e da 4 infermieri.