Ecco l’ospedale pubblico dove i medici sono tutti obiettori e da 15 anni non si praticano aborti
All’ospedale Mellino Mellini di Iseo, Brescia, i ginecologi obiettori sono 9 su 9, gli infermieri 12 su 12 (dati del 2016). Il Pd: intervenga la Regione
Leggi più veloce
Da 15 anni non si pratica nessun aborto all’ospedale Mellino Mellini di Iseo, in provincia di Brescia, e non certo perché da quelle parti non capitino gravidanza indesiderate o richieste di aborti terapeutici. Il problema è che, come racconta La Stampa, la struttura non ha mai applicato per intero la legge 194, quella sull’interruzione volontaria di gravidanza (Ivg). Nell’ospedale in riva al lago, infatti, ci sono sempre stati medici ginecologi obiettori, che non fanno aborti per motivi di coscienza, e quindi le donne devono rivolgersi altrove.
I dati
Nel 2016 i ginecologi obiettori erano 9 su 9, e ben 7 su 8 gli anestesisti, 12 su 12 gli infermieri e le ostetriche 11 su 12. Un bel primato che il direttore sanitario, Mario Colombo, commenta così: “È vero che a Iseo non si praticano Ivg, ma a Chiari sì: le donne possono andare lì se vogliono”. Poco importa che Iseo, in quanto ospedale pubblico, che insieme al presidio ospedaliero di Chiari fa parte dell’Azienda socio-sanitaria territoriale (Asst) della Franciacorta conta un bacino di oltre 270mila abitanti, sarebbe obbligato ad eseguire le interruzioni di gravidanza di fronte alle richieste. La legge prevede che siano infatti i singoli ospedali a provvedere, invece da queste parti può capitare che una donna debba fare fino a100 chilometri per poter abortire.
La soluzione: un concorso apposito come nel Lazio
I dati sono forniti dal Partito Democratico della Lombardia, che sta per pubblicare un rapporto sugli aborti nella regione: la situazione sarebbe allarmante visto che in Lombardia 7 ginecologi su 10 sono obiettori. Da qui la richiesta di un provvedimento che consenta di fare come ha fatto il Lazio con l’ospedale San Camillo, dove il presidente Zingaretti ha indetto un concorso per soli ginecologi non obiettori. La richiesta del Pd è che intervenga la regione per garantire il servizio previsto dalla Legge 194.
Altre soluzioni
Quello di Iseo non è il solo esempio di ospedale pubblico lombardo in cui non si fanno aborti, la situazione è identica al presidio di Gavardo, della Assti del Garda, e in quello di Mortara, Asst di Pavia. Ma almeno in queste strutture si è fatta la scelta dei medici “gettonisti”, esterni che lavorano “a gettone” con solo compito di praticare gli aborti che gli obiettori rifiutano di fare. Si sopperisce al problema anche con una mobilità interna che permette ai non obiettori di un presidio di spostarsi per qualche ora alla settimana nelle strutture della stessa Asst per garantire il servizio. Ma a Iseo neanche questa soluzione si è adottata. A Iseo niente aborti, e basta.