Flop a letto per 8% maschi under 50, insoddisfatta una donna su tre

di Adnkronos

Milano, 12 nov. (AdnKronos Salute) - Giovani, ma già in difficoltà fra le lenzuola. In Italia quasi un maschio under 50 su 10 - l'8% fra i 31 e i 50 anni - soffre di disfunzione erettile, un dato che sale al 18% nella fascia 51-68 anni. E parallelamente cresce l'insoddisfazione femminile: da un 8% di 'deluse' fra le più giovani, al 36% dopo i 51 anni. In pratica, più di un terzo delle donne non gradisce. E' la fotografia scattata dagli esperti dell'Assai, Associazione andrologi italiani, con un'indagine presentata al Congresso nazionale in corso a Roma. La ricerca è stata condotta intervistando 4 mila uomini e 1.440 donne negli ambulatori di medicina generale e multispecialistici della Penisola. Dai risultati emerge anche che 3 connazionali su 10 seguono stili di vita poco salutari: alcol, fumo e sedentarietà. Cattive abitudini che dopo i 50 anni aumentano il rischio di disturbi sessuali e di cancro alla prostata, avvertono i camici bianchi. Per cercare di risolvere i problemi di letto, i maschi del Belpaese ricorrono sempre più spesso - e 'a tutte le età' - alle pillole dell'amore: nell'ultimo anno i consumi di 'Viagra & Co' sono aumentati del 4%, rilevano gli specialisti. Con una punta del +13,4% per il sildenafil, principio attivo del Viagra, ormai fuori brevetto. Nell'ultimo anno sono state vendute oltre 5 milioni di compresse anti-impotenza (5.671.000). E l'armamentario farmacologico che si prepara ad accogliere una novità. 'Da gennaio - spiega Aldo Franco De Rose, urologo e andrologo all'ospedale universitario San Martino di Genova, presidente di Assai - arriverà sul mercato il 'francobollo dell'amore' a base di sildenafil: una piccola pellicola rettangolare con dosaggi da 25, 50, 75 e 100 milligrammi'. Si tratta di una sorta di 'cerotto, si scioglie in bocca e fa effetto dopo circa mezz'ora. La confezione può contenere da 2 a 8 dosi' e per assumere il prodotto 'serve la prescrizione medica'. L'indagine illustrata al 4° meeting Assai ha coinvolto uomini e donne dai 14 ai 68 anni, che hanno compilato un questionario. 'Lo scopo della ricerca - dice il presidente dell'associazione - è stato quello di capire quali siano realmente i fattori di rischio e quando iniziano a produrre quei danni che poi saranno alla base dei disturbi sessuali maschili, rappresentando anche un serio pericolo per il tumore maschile più frequente, quello alla prostata'.  E' stato così osservato che dai 14 ai 30 anni il 15% degli uomini fuma, il 6,5% assume alcolici e il 6% ha avuto una malattia sessualmente trasmissibile, mentre il 5% ha sperimentato una prostatite. In questa fascia d'età i disturbi sessuali sono ancora poco rappresentati (1,7% di deficit erettile, 0,4% di eiaculazione precoce). Ben superiori sono invece i numeri delle patologie maschili tipiche di questa categoria anagrafica: varicocele (22%), formazioni testicolari come cisti e tumori (18%), fimosi (12%). 'L'incidenza del tumore testicolare non deve sorprendere - precisa De Rose - in quanto in questa fasce di età il tumore dei testicoli è la neoplasia più frequente rispetto a tutti gli altri tumori. E oggi risulta in aumento soprattutto per l'utilizzo degli estrogeni' che si possono trovare 'nelle carni, ma anche nel latte. Per fortuna si guarisce di più grazie ai progressi in campo chirurgico, ma anche oncologico e radioterapico'.  Dopo i 51 anni, sempre tra gli uomini, aumentano in modo significativo le malattie sessualmente trasmesse (17%), le infiammazioni del pene (28%) dovute anche a malattie sistemiche come il diabete, e le infiammazioni della prostata (prostatiti, 25%). 'Ma un vero problema è il sovrappeso che raggiunge il 24%', ammoniscono gli andrologi. 'Le infiammazioni della prostata - evidenzia De Rose - oggi rappresentano un vero fattore di rischio per il tumore. Infatti lo stimolo irritativo dell'infiammazione cronica e la presenza di ipercolesterolemia sono 2 parametri spesso riscontrati in chi presenta un cancro alla prostata. Naturalmente - aggiunge l'esperto - con la presenza di questi fattori dismetabolici, con il fumo e l'alcol, ricevono una impennata anche i disturbi sessuali, come il deficit erettivo che raggiunge il 18%'. Il 9% ha lamentato invece eiaculazione precoce, un numero inferiore a quanto indicato da studi precedenti. E le donne? Nelle giovani prevalgono i disturbi delle mestruazioni (7%), il sovrappeso (18%), le malattie sessualmente trasmesse (11%), il fumo (12%) e il consumo di alcolici (11%). Riguardo poi alla sessualità, agli andrologi 'pare che la vera insoddisfatta sia lei: la sua insoddisfazione sessuale inizia dai 20-30 anni e sembra progredire inesorabilmente'.