Dieta: addio al conteggio delle calorie, oggi c’è un'app che conta i bocconi
Il dispositivo si basa sul fatto che sia più facile contare quante volte si porti il cibo alla bocca piuttosto che valutare le singole pietanze
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Se la cosa più noiosa delle dieta è la dolorosa conta delle calorie, un’app rivoluzionaria sta per farci dire addio a questa incombenza. Molto più facile è infatti contare i bocconi ingeriti: un metodo banale ma efficace, stando a una ricerca della Brigham Young University statunitense. I risultati dello studio hanno evidenziato che, in appena un mese, un gruppo di volontari che ha seguito la raccomandazione ha perso poco meno di due chili, un calo ponderale ideale perché non eccessivo ma utile per ritornare al peso forma senza sforzi.
Mangiare meno senza cambiare abitudini alimentari - La dieta non prevedeva alcun cambiamento delle abitudini alimentari come la limitazione di carboidrati o dei grassi, ovviamente nessun conto delle calorie e nessuna necessità di impegnarsi per abbinare i nutrienti secondo regole restrittive. I volontari hanno mangiato come sempre ma è stato chiesto loro di contare i bocconi e le sorsate di bevande diverse dall’acqua che ingerivano durante il giorno. L’obiettivo precedentemente fissato era di ridurre del 20-30 per cento i “morsi” quotidiani. Il risultato, per chi è stato ligio nella conta, è stato pari a circa un chilo e ottocento grammi in meno. Il risultato ovvio è che mangiare meno fa la differenza e non serve granché cambiare la dieta.
Applicazione compatibile con gli orologi Android e Apple - Il conteggio dei bocconi sembra una strategia dietetica utile anche secondo i ricercatori della Clemson University che hanno calcolato in cento bocconi al giorno la quantità giusta per stare a dieta stimando che per ogni morso un uomo introduce in media 17 calorie e una donna 11. Per tenere il conto gli autori dell’esperimento hanno creato un’applicazione compatibile con gli orologi Android e Apple. E se non basta esiste già una forchetta elettronica, acquistabile online per circa cento dollari e messa a punto da un’azienda di Hong Kong, che vibra e si accende se fra un boccone e l’altro passano meno di dieci secondi.
