Bellezza: vola export cosmetici, fatturato oltre i 10 mld nel 2015
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Bologna, 18 mar. (AdnKronos Salute) - Cresce il mercato della bellezza 'made in Italy'. E' infatti con un segnale positivo che si aprono le rilevazioni del Centro studi di Cosmetica Italia sul fronte del mercato interno. Il 2015 segna una crescita del 2,2%. In aumento il fatturato globale del settore, che supera i 10 miliardi di euro (+6,5%), sostenuto anche dalle esportazioni che confermano l'andamento fortemente in crescita degli ultimi esercizi: +14,3%, per un valore di oltre 3,8 miliardi. 'La crescita delle esportazioni incide positivamente sulla bilancia commerciale che registra un dato record: 2.000 milioni di euro', commenta dal Cosmoprof di Bologna Fabio Rossello, presidente di Cosmetica Italia. 'In un clima che prevediamo di stabile ripresa per i prossimi esercizi, risulta strategica l'analisi dell'ecosistema digitale per intercettare nuovi trend, avvicinare i consumatori e analizzare le reali necessità delle aziende', dice Rossello. Proprio la rilevazione delle vendite di cosmetici online tocca i 170 milioni di euro nel 2015, analogamente agli andamenti positivi registrati dalle vendite dirette (oltre 720 mln, +11%) che testimoniano un'evoluzione nelle modalità di acquisto dei consumatori. Anche la farmacia mostra un andamento positivo, con un valore superiore a 1,8 miliardi (+1,5% rispetto al 2014); l'attenzione dei consumatori verso i prodotti 'naturali' è invece evidenziata dal +4,9% del canale erboristeria, che nel 2015 supera i 430 milioni. Inoltre, dopo alcuni esercizi in sofferenza torna a crescere la profumeria, secondo canale in termini di ripartizione del fatturato: il 2015 registra una ripresa di circa un punto percentuale, per un valore di 2,078 miliardi di euro. La grande distribuzione, che copre il 40% dei cosmetici venduti in Italia, vede un andamento a due velocità, caratterizzato da una diminuzione dei volumi di vendita nelle grandi superfici e da una crescita negli spazi specializzati 'casa-toilette'. Nell'anno in esame il suo valore è di quasi 3,9 mld, in crescita del 2,5%. Prosegue invece la contrazione dei canali professionali, seppur con alcuni segnali di rallentamento. Gli istituti di bellezza registrano infatti un -3,3%, mentre i saloni di acconciatura calano del 2,2%: nelle dinamiche di questi canali 'emerge la differenza tra le realtà che non riescono a cavalcare la ripresa e quelle che invece intercettano le mutate modalità di interazione col consumatore'. Quanto al confronto con l'estero, il nostro Paese è il quarto sistema economico della cosmetica dopo Germania, Francia e Regno Unito con 35 mila occupati, che salgono a 200 mila con l'indotto. Le donne impiegate nel settore rappresentano il 54% (circa 19 mila), mentre la media dell'industria manifatturiera è ferma al 28%. I laureati totali sono pari all'11% degli occupati, contro una media nazionale del 6%, e le donne laureate sono circa 1.700, il 45% dei laureati nel settore. Oltre agli specializzati in chimica farmaceutica e cosmetologia, sono numerosi gli addetti specializzati in economia e marketing di canale. Per l'innovazione e la tecnologia, la ricerca e lo sviluppo, le imprese della cosmesi in Italia investono circa il 7% del fatturato, contro una media nazionale stimata attorno al 3%. Inoltre la cosmetica copre il 44% degli investimenti in comunicazione dei beni 'non food', e oltre il 60% del make-up distribuito nel mondo è fabbricato in Italia, a testimonianza del ricco e dinamico tessuto produttivo che vede la più importante concentrazione di imprese cosmetiche nel Nord Italia (82%). In particolare, la Lombardia si conferma la regione con la più alta densità di imprese cosmetiche con oltre il 51% (il 54% delle aziende cosmetiche lombarde si trova nella provincia di Milano), seguita da Emilia Romagna, Veneto e Piemonte. Il rapporto export/produzione è pari al 38% a fine 2015, ma, dicono da Cosmetica Italia, 'esistono ancora ampi margini per i processi di internazionalizzazione del comparto. Dal 2000 la crescita delle esportazioni è superiore all'incremento della domanda di cosmetici, segnala il rapporto.