Alimenti: Del Toma, in Italia manca cultura sicurezza dei cibi
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Roma, 10 mar. (AdnKronos Salute) - Carne acquistata al mattino e tenuta a temperatura ambiente per ore, prima di finire in pentola. Confezioni aperte che giacciono in frigo per giorni, formaggi che fanno la muffa. In Italia 'manca ancora la cultura della sicurezza del cibo. Ci si preoccupa per la presenza di alcune sostanze ormai demonizzate, spesso senza che se ne conosca il perché o senza motivi reali. Mentre non si pensa alle tossinfezioni alimentari, che colpiscono migliaia di persone'. Lo sottolinea all'AdnKronos Salute lo specialista in Scienza dell'alimentazione Eugenio Del Toma, autore insieme ad Agostino Macrì del libro 'L'alimentazione equilibrata', intervenuto a Roma a un incontro organizzato da Fiesa Confesercenti su dieta e disturbi alimentari. 'Sono convinto che, se aumenta la conoscenza e la preparazione dei consumatori, vinceranno i migliori: quegli esercenti che, per produrre i propri alimenti, metteranno più impegno e useranno ingredienti di qualità. Oggi esistono ancora molti falsi miti, come quello secondo cui la natura è sempre buona. Mentre invece da lì arrivano microbi e patogeni. Insomma, l'informazione è cruciale per la sicurezza. E ancora oggi purtroppo si fanno tanti, troppi errori nella conservazione dei cibi, che aprono la strada ai germi e ad altri pericoli per la salute', sottolinea Del Toma. Altro errore 'le mode alimentari, che portano a demonizzare questo o quell'alimento. I cibi del commercio - sottolinea - non fanno né bene né male: è la quantità 'che fa il veleno'. Ma soprattutto è sbagliato il nostro stile di vita: siamo progettati per muoverci di più. E' troppo facile creare un 'pregiudicato' - dice l'esperto - Se poi guardiamo bene, quasi mai ci sono basi scientifiche per dire che qualcosa fa male di per sé. Il problema è la quantità consumata, e il fatto che ormai ci si muove troppo poco. Non è un caso che io parli di dieta equilibrata'. Per Del Toma, il cui libro è stato distribuito in alcune scuole per chef, la cultura è la soluzione. L'informazione è cruciale per scelte e comportamenti salutari, ma anche su misura in base all'età, all'attività fisica e alle esigenze dei singoli. 'Che sono diverse a 10, 20, 50 e 80 anni', precisa. E non stupisce la diffusione dei disturbi alimentari: un terzo della popolazione italiana è in sovrappeso e il 9,7% obesa, hanno ricordato gli esperti nell'incontro di oggi. Crescono poi problemi come anoressia e bulimia. 'Ecco perché sono convinto che la cultura e l'informazione siano preziose in questo campo', conclude.