Economica, sicura e buona: perché l'acqua del rubinetto è meglio di quella minerale

L'85% dell'acqua che arriva ai nostri rubinetti proviene da falde sotterranee, a volte le stesse da cui attingono i produttori di minerali

di Redazione

Sono sempre di più gli italiani che scelgono l'acqua del rubinetto snobbando quella in bottiglia. Il 44%, secondo un sondaggio reso noto durante il World water day 2017, dice no alle minerali. E secondo gli esperti fanno bene perché il liquido che ci arriva dagli acquedotti pubblici e mediamente più controllato rispetto a quelli che troviamo imbottigliati. Insomma l’acqua del rubinetto, oltre ad essere economica e comoda, è pure sicura.

Il Water Safety Plan

E presto, come scrive il quotidiano Libero, dovrebbe esserlo anche di più grazie al Water Safety Plan (Wsp), un progetto pilota che prevede un maggior numero di controlli, prelievi e parametri per poter mappare i rischi e garantire quindi più sicurezza e trasparenza all'acqua del rubinetto. L'85% dell'acqua che arriva ai nostri rubinetti proviene da falda sotterranea. Spiega Luca Lucentini, esperto Acque potabili ed interne dell'Istituto Superiore di Sanità: 'A volte sono le stesse falde da cui attingono i produttori di acque minerali, acque di ottima qualità. Il restante 15% arriva invece da acque di superficie, come laghi e invasi, o da dissalazione. Qualitativamente queste hanno un minor tenore di minerali e, avendo una contaminazione antropica maggiore, necessitano di trattamenti di potabilizzazione più spinti. Trattamenti chimico- fisici, come per esempio la filtrazione attraverso un letto di sabbia, che rimuovono le sostanze indesiderate. Ovviamente cambia anche il sapore, e infatti ogni città ha un'acqua di diversa composizione e gusto differente. Ma la qualità è uguale'.

I miti da sfatare

Nelle pubblicità si parla di acque con caratteristiche a volte un po’ esagerate: quelle che fanno dimagrire, quelle che fanno digerire o che prevengono i calcoli renali. Ma ci sono pure alcuni miti da sfatare: 'Bere durante il pasto favorisce la digestione - spiega a Repubblica Laura Rossi, specialista in Scienza dell'alimentazione al Crea - e l'acqua non fa certo ingrassare, né dimagrire', quindi non esistono acque 'light'. 'Così come', per quanto riguarda quella del rubinetto, 'non c'entrano nulla i calcoli renali, che seguono altri meccanismi di formazione. E invece il calcio dell'acqua è assorbito come quello del latte. Scegliere dunque le acque con poco calcio, o le oligominerali in genere, è incongruo e senza senso. Come scegliere un alimento impoverito'.