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Non solo un tragico amore: tutto quello che non sapevate sulla brevissima love story fra Diana e Dodi Al Fayed

Non solo un tragico amore tutto quello che non sapevate sulla brevissima love story fra Diana e Dodi Al Fayed
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Una maledetta domenica. Era la mezzanotte e 23 minuti del 31 agosto 1997 quando una Mercedes-Benz si schianta contro il tredicesimo pilastro del Ponte de l'Alma, a Parigi. Tre le vittime: Diana Spencer di anni 36, Dodi Al Fayed di 42 e l'autista della vettura, Henri Paul. Sulla tragica fine della Principessa del Galles sono stati versati fiumi di lacrime e d'inchiostro.

La misteriosa relazione fra Diana e Dodi

Meno chiari restano invece i contorni della relazione tra Lady D e il ricchissimo rampollo della famiglia Al FayedDodi, appunto, produttore cinematografico, tombeur-de femme e primogenito di Mohamed, l'imprenditore egiziano che dal nulla aveva scalato la classifica dei miliardari del mondo.

Forse più che il maglione con le pecore a volare all'asta è quel dettaglio della pecora nera, come la principessa che lo indossava appunto, quando era ancora solo Diana Spencer. Giovanissima e fidanzata al principe Carlo, ancora ignara del suo tragico destino.

Battuto per una cifra record

E' stato battuto da Sotheby's per un milione 143 mila dollari, oltre venti volte la stima di partenza. Il pullover rosso dalle maniche a sbuffo, tipico della moda di quegli anni, su cui una pecora nera spicca in un gregge di pecore bianche è stato venduto ben oltre le valutazioni iniziali insieme anche a un abito da sera di Murray Arbeid che Diana indossò due volte nel 1985.

Foto Ansa

Il padre di Dodi

Lo chiamavano il Faraone, proprietario tra l'altro dei grandi magazzini di lusso Harrods e dell'Hotel Ritz di Parigi. È morto nel 2023 a 94 anni ed oggi è al centro di uno scandalo che sta scuotendo l'Inghilterra: come riporta la Bbc almeno 150 giovani dipendenti di Harrods adesso lo accusano di aver subito stupri e molestie sessuali tra il 1985 e il 2010. Un vero e proprio "predatore" che minacciava le vittime di licenziamento solo se avessero parlato. Però qualcosa di questa brutta faccenda era già trapelato negli anni passati, tanto che la Regina Elisabetta avrebbe informato la stessa ex nuora.

Dodi spinto fra le braccia di Diana dal padre

Nella brevissima relazione tra Diana e Dodi, sembra che il vecchio Mohamed abbia giocato un ruolo chiave: sarebbe infatti stato lui a spingere il figlio nelle braccia di Lady D. Tesi sposata anche nella quinta e sesta stagione della serie Netflix, The Crow, il dramma reale di Peter Morgan. Proviamo a capire come e perché.

L'ossessione di Fayed senior per la Royal Family

Come detto, Mohamed Al Fayed veniva "dal basso", per diventare l'imprenditore che era aveva lavorato sodo, stretto relazioni solide eppure viveva in Gran Bretagna una condizione di quasi emarginato. Come spiega Sally Bedell Smith, storica della famiglia reale: «Al Fayed senior coltivava una sorta di ossessione per la Royal Family, aveva fatto domanda per la cittadinanza ed era stato respinto, non riusciva neppure ad avere il passaporto inglese, sperava quindi di allinearsi con la monarchia per ottenere «l'accettazione sociale che bramava”.

Missione: farsi notare dai Windsor

Per questo il Faraone cominciò a sponsorizzare le gare di cavalli a Windsor pur di farsi notare dalla regina Elisabetta, sedersi accanto a lei e conoscere la popolarissima Lady Diana. Ma mentre The Queen era gelida e diffidente, la principessa lasciava spiragli amichevoli. Non solo: alla fine degli anni ‘80 l'uomo d'affari egiziano spese 14,4 milioni di dollari per restaurare la villa parigina a suo tempo occupata dallo zio di Elisabetta, Edoardo VIII, e da Wallis Simpson. Anche in quel caso il magnate sperava di ingraziarsi la Regina, cosa che non accadde visti i trascorsi burrascosi e certe simpatie naziste del Duca di Windsor.

L'incontro fra Dodi e Diana

Come riporta Elle: "La prima volta che Lady D e l'imprenditore si conoscono è nel 1986 ad una partita di polo a Windsor, ma l'incontro che cambia davvero le loro vite è dieci anni più tardi ad una cena di beneficenza da Harrods. All'epoca la Spencer è ancora formalmente sposata con Carlo, l’erede al trono: la separazione viene annunciata nel 1992, ma è solo nell'agosto 1996 che la coppia divorzia, dopo avere ottenuto il consenso di Elisabetta e Filippo."

Il primo invito

L'anno dopo, luglio 1997, il magnate invita la principessa Diana e i suoi figli in vacanza in Costa Azzurra. Dodi intanto è a Parigi con la sua ultima fiamma, la modella americana Kelly Fisher, quando il padre lo convoca sullo yacht Jonikal, un panfilo da 20 milioni di dollari, dove sono ospiti sia Lady D che i principi William e Harry. «Mohamed Al Fayed ha architettato la storia d'amore con Dodi», ha raccontato Bedell Smith a Vanity Fair. «E Dodi ha praticamente fatto tutto quello che il padre gli ha detto di fare. Era fidanzato, lasciò la fidanzata che voleva sposare e andò sulla barca".

Il bacio prima di morire

Il 10 agosto 1997 il Sunday Times pubblica una foto inequivocabile, scattata da Mario Brenna e pagata cifre da capogiro. Immortala Diana e Dodi che si baciano. Il 24 agosto 1997 altro scatto: la principessa viene fotografata sul trampolino dello yacht di Al-Fayed. 24 agosto, una settima prima della morte.

L'anello di fidanzamento

La coppia, a detta della stampa scandalistica, in quella bella estate fa tappa anche nel Principato di Monaco per scegliere l'anello di fidanzamento nella boutique orafa di Alberto Repossi. La figlia del gioielliere Marie Claire ha raccontato: "La nostra fabbrica era chiusa ad agosto e dissi loro che avremmo consegnato l’anello a settembre. Risposero che era troppo tardi, che dovevano averlo prima perché stavano per annunciare il fidanzamento a Parigi i primi di settembre, nella casa di Rue de Boulogne che aveva ospitato Edoardo VIII in esilio".

L'ultima cena

Il 30 agosto sono al Ritz di Parigi, l'hotel a 5 stelle di proprietà di Mohamed Al Fayed. Sono letteralmente assediati dai paparazzi, tanto che cenano in albergo. Poi verso la mezzanotte decidono di fare un giro, spiazzano i fotografi facendo uscire dal garage dell'hotel una macchina simile a quella di Dodi.

L'inseguimento e il fatale incidente

Ma qualcuno se ne accorge, parte l'inseguimento, l'autista della Mercedes accelera. L'impatto dentro il tunnel dell'Alma è violentissimo, non lascia scampo. Fine della fiaba della principessa triste e del ricco primogenito. Fu vero amore? Sarebbero stati felici insieme? Non lo sappiamo, né lo sapremo mai.

Non resta neppure traccia del memoriale all'interno di Harrods voluto da Mohamed, con tanto di statua in bronzo della coppia con sotto la scritta: "Vittime innocenti". Non solo un monumento funebre, quanto un atto di accusa nei confronti dei servizi segreti britannici (e quindi della Corona inglese) che a detta del vecchio Faraone avrebbero inscenato il mortale incidente a Parigi. Fatto sta che i Grandi Magazzini sono stati venduti nel 2010 alla Qatar Holding che poco dopo ha restituito l'intero tempio ad Al Fayed, l'uomo che secondo l'accusa di centinaia di giovani donne usava lo sfarzoso centro commerciale di Brompton Road come la sua privata sala a luci rosse.

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