Ribelle, imprevedibile, antipatica, Patty Pravo: "Non frequento il passato, non programmo il futuro"
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Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali \\u0026egrave; assoluta protagonista.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003E\\u0022Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita,\\u003C\\\/strong\\u003E non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. 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A questo ci pensano i miei collezionisti\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E9 \\\/ 34\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977820_bc160d0fc0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022766\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977820_bc160d0fc0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Ribelle imprevedibile antipatica Patty Pravo Non frequento il passato non programmo il futuro\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022766\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EDivina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l\\u0027ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni \\u002760 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. \\u003Cstrong\\u003EA modo suo, \\u0022sempre controtempo\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, Nicoletta Strambelli (nome all\\u0027anagrafe dell\\u0027artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un\\u0027autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della \\u003Cstrong\\u003E\\u0022Minaccia Bionda\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E. 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E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l\\u0027ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni \\u002760 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. \\u003Cstrong\\u003EA modo suo, \\u0022sempre controtempo\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, Nicoletta Strambelli (nome all\\u0027anagrafe dell\\u0027artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un\\u0027autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della \\u003Cstrong\\u003E\\u0022Minaccia Bionda\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E. 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Se \\u0026egrave; davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ETra le immagini, una Nicoletta bambina gi\\u0026agrave; sul palco (\\u0022Divertimento, amore, emozione. Questo per me \\u0026egrave; il palcoscenico. L\\u0026agrave; sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona pi\\u0026ugrave; normale del mondo\\u0022), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere (\\u0022Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta cos\\u0026igrave;, ho bisogno di esprimere quello che sento\\u0022). Un libro che omaggia la donna e l\\u0027artista. Quella stessa artista che si schermisce cos\\u0026igrave;: \\u0022Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d\\u0027oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E13 \\\/ 34\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977889_03d3d1d343\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221104\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977889_03d3d1d343\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Ribelle imprevedibile antipatica Patty Pravo Non frequento il passato non programmo il futuro\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221104\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EDivina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. 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Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali \\u0026egrave; assoluta protagonista.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003E\\u0022Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita,\\u003C\\\/strong\\u003E non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. 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A questo ci pensano i miei collezionisti\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E24 \\\/ 34\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977832_7ee2acbdb1\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221120\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977832_7ee2acbdb1\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Ribelle imprevedibile antipatica Patty Pravo Non frequento il passato non programmo il futuro\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221120\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EDivina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l\\u0027ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni \\u002760 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. \\u003Cstrong\\u003EA modo suo, \\u0022sempre controtempo\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, Nicoletta Strambelli (nome all\\u0027anagrafe dell\\u0027artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un\\u0027autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della \\u003Cstrong\\u003E\\u0022Minaccia Bionda\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E. 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E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l\\u0027ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni \\u002760 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. \\u003Cstrong\\u003EA modo suo, \\u0022sempre controtempo\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, Nicoletta Strambelli (nome all\\u0027anagrafe dell\\u0027artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un\\u0027autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della \\u003Cstrong\\u003E\\u0022Minaccia Bionda\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E. 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Se \\u0026egrave; davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ETra le immagini, una Nicoletta bambina gi\\u0026agrave; sul palco (\\u0022Divertimento, amore, emozione. Questo per me \\u0026egrave; il palcoscenico. L\\u0026agrave; sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona pi\\u0026ugrave; normale del mondo\\u0022), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere (\\u0022Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta cos\\u0026igrave;, ho bisogno di esprimere quello che sento\\u0022). Un libro che omaggia la donna e l\\u0027artista. Quella stessa artista che si schermisce cos\\u0026igrave;: \\u0022Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d\\u0027oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E28 \\\/ 34\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977847_d25264d0d1\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221106\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1977847_d25264d0d1\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Ribelle imprevedibile antipatica Patty Pravo Non frequento il passato non programmo il futuro\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221106\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EDivina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. 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E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l\\u0027ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni \\u002760 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. \\u003Cstrong\\u003EA modo suo, \\u0022sempre controtempo\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E, Nicoletta Strambelli (nome all\\u0027anagrafe dell\\u0027artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un\\u0027autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della \\u003Cstrong\\u003E\\u0022Minaccia Bionda\\u0022\\u003C\\\/strong\\u003E. Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali \\u0026egrave; assoluta protagonista.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003E\\u0022Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita,\\u003C\\\/strong\\u003E non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. 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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
Fonte Ansa - Foto Ansa e Instagram
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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
Divina, ribelle, sofisticata, imprevedibile, antipatica, originale. E poi barocca, detestabile, unica, aliena, anticonformista. Comunque stupefacente. Difficile definire Patty Pravo, l'ex ragazza del Piper che ha condizionato lo stile, attraversato i generi e marchiato da protagonista la scena musicale italiana dagli anni '60 a oggi, vendendo 110 milioni di dischi. E rimanendo fuori dal tempo, fedele solo a se stessa. A modo suo, "sempre controtempo", Nicoletta Strambelli (nome all'anagrafe dell'artista) racconta Patty Pravo (e viceversa) nel libro illustrato, curato da Pino Strabioli e Simone Folco. Non un'autobiografia, non un racconto romanzato della sua vita, ma un viaggio per immagini, seguendo il filo dei pensieri e delle riflessioni della "Minaccia Bionda". Un percorso per associazioni e contrasti che va a comporre la sua personalissima, unica interpretazione della moda, della bellezza, dello stile, del mondo: duecento fra scatti di grandi fotografi, provini, istantanee e prospettive inedite, in bianco e nero e a colori, nelle quali è assoluta protagonista.
"Non chiedetemi date, vivo scatti di memoria, ritrovo un profumo, un colore, un gesto e mi ritrovo in un momento della mia vita, non frequento il passato, non programmo il futuro, respiro, esisto e mi emoziono ascoltando musica, davanti a un quadro, alla pagina di un libro, allo sguardo di qualcuno che incontro nelle mie passeggiate. Sono in movimento", scrive Patty Pravo nel libro. Piccoli assaggi e suggestioni di una carriera e di una vita vissuta al massimo. "Patty Pravo è un'opera d'arte - scrive Pino Strabioli -. Non vive il mito di se stessa ma è capace di attraversarlo, di tenerlo d'occhio e quando è il caso di lasciarlo in un angolo. Capace da sempre di scavalcare, azzerare, capovolgere, annullare i tempi e il tempo, Nicoletta diventa un'altra ma comunque l'irripetibile Patty Pravo". Eppure è come se lei, l'icona, non si rendesse conto a pieno di quello che ha significato. "Mi è stato detto che ho influenzato il costume, che sono diventata un modello di riferimento per intere generazioni di donne. Se è davvero successo mi fa piacere ma non ne sono consapevole".
Tra le immagini, una Nicoletta bambina già sul palco ("Divertimento, amore, emozione. Questo per me è il palcoscenico. Là sopra mi sento a casa. Quando scendo, divento la persona più normale del mondo"), una giovane ragazza di una bellezza abbacinante in carca di fortuna tra Roma e Londra, i mille cambi di look, stile, genere ("Volevo continuare a far cambi, ricerca, e non restare solo la Patty Pravo del pop. Sono fatta così, ho bisogno di esprimere quello che sento"). Un libro che omaggia la donna e l'artista. Quella stessa artista che si schermisce così: "Non conservo quasi nulla della mia carriera, non tengo foto incorniciate, manifesti, dischi d'oro o di platino, premi, copertine. A questo ci pensano i miei collezionisti".
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09/11/2022
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