Musicultura, finale a Macerata tra tradizione e contemporaneità

ROMA (ITALPRESS) – Un mix di cultura e musica, sul palco suggestivo dello Sferisterio di Macerata: tutto pronto per la finale della 34esima edizione di Musicultura, la rassegna dedicata alle nuove tendenze della canzone popolare e d’autore in programma il 23 e il 24 giugno. Main Media Partner del festival è la Rai, con Rai Radio1, Rai 2, TgR, Rainews24, Rai Canone, Rai Italia e RaiPlay Sound impegnate a raccontare l’evento a tutto tondo. Musicultura “è un mix tra tradizione, cultura e storia della musica” ed “è un’eccellenza che va sostenuta” perchè “dà spessore alla tradizione musicale e culturale del paese”, sottolinea Francesco Pionati, Direttore Giornale Radio e Radio 1. “Da anni la Rai segue questa manifestazione e conferma con grande piacere il patrocinio”. Rai Radio 1 trasmetterà le due serate di spettacolo in programma allo Sferisterio (la prima in diretta, la seconda in differita il giorno seguente), dalle quali sarà realizzato anche un programma televisivo che andrà in onda su Rai 2 in seconda serata e che verrà diffuso nei cinque continenti da Rai Italia che ha accompagnato le diverse tappe che hanno portato alla scelta dei finalisti.
“Musicultura non è un talent ma una fucina di talenti”, sottolinea Carlo Fontana, condirettore della TgR che “ha seguito le audizioni” e ha trasmesso “in diretta le varie finali”, oltre a realizzare “ampi servizi anche per le altre regioni”. La finale di Musicultura sarà trasmessa anche “in 174 Paesi del mondo, con una platea potenziale di 120 milioni di persone”, grazie a Rai Italia, aggiunge Fabrizio Ferragni, Direttore Offerta Estero della Rai. “Dopo Sanremo e Sanremo Giovani, non potevamo non mandare questa trasmissione che nel corso degli anni è diventata un’eccellenza, in uno scenario molto suggestivo e contemporaneo”.
“Le ‘antennè di Musicultura cercano di registrare l’eccentricità, ma non per pochi o per palati fini: la nostra è una ricerca pura, senza fini economici, motivata dal piacere della scoperta e dalla convinzione che ampliare l’orizzonte stilistico musicale e contribuire a un ricambio generazionale sano siano cose buone”, spiega il direttore artistico Ezio Nannipieri. “Siamo molto contenti di questa edizione, forse la più bella di sempre, sia per i numeri record, sia in termini di vivacità di contenuti”, continua.
Nella finale, ricorda, “sarà un voto popolare e democratico a scegliere il vincitore che sarà premiato con 20mila euro offerti da Banca Macerata. Inoltre la novità di quest’anno è che l’associazione dei Produttori Musicali Indipendenti, nostro partner, assegnerà un premio per il miglior progetto discografico”. Tra gli altri riconoscimenti che saranno assegnati, il Premio Unimarche per il miglior testo, il significativo sostegno per un tour di otto date grazie a NuovoImaie e l’ambita Targa della Critica intitolata a Piero Cesanelli, l’ideatore di Musicultura e suo direttore artistico dalla prima edizione fino al 2019. Le canzoni finaliste della XXXIV edizione del concorso sono raccolte nel CD Compilation ‘Musicultura 2023’, distribuito da Egea e disponibile su tutte le principali piattaforme digitali.
Poi, sul palco della finale, annuncia Nannipieri, oltre ai giovani talenti di Musicultura, “ci saranno anche alcuni cantanti affermati come Ermal Meta, Paola Turci, Dardust, Fabio Concato, i Santi Francesi e Chiara Francini, che ringrazio per la disponibilità a mettersi in gioco con performance particolari”. A condurre la serata saranno Flavio Insinna e Carolina Di Domenico. “Musicultura rappresenta la resistenza della musica italiana: cercare artisti che hanno un approccio di ricerca della propria identità è un percorso che nella maggior parte dei casi non è permesso, ora si preferisce puntare sulla ricerca di un successo più ‘velocè che arriva dalle visualizzazioni”, spiega Di Domenico. “Godiamoci la musica, la musica salva il mondo e a me cambia la giornata: c’è bisogno di essere salvati dalla musica, in un posto così bello. Divertitevi”, dice Insinna rivolgendosi agli otto finalisti, che arrivano da tutt’Italia: AMarti da Ferrara, Ilaria Argiolas è romana, poi Cecilia da Pisa, Lamante da Schio, Simone Matteuzzi da Milano, Santamarea da Palermo, Cristiana Verardo da Lecce, mentre Zic è fiorentino. Teatro dell’evento sarà lo Sferisterio di Macerata, “uno dei teatri all’aperto più belli d’Italia, che quest’anno ospiterà oltre 50 spettacoli”, sottolinea il sindaco Sandro Parcaroli.
“Macerata è una città a forte vocazione culturale che, tramite Musicultura, vive dei momenti molto belli: nelle piazze e nelle strade, in occasione di questo evento, ci saranno tanti giovani”.
La fase conclusiva di Musicultura 2023 infatti accenderà l’intera città di Macerata, dove dal 19 al 24 giugno è in programma La Controra, un vero festival nel festival, con concerti, recital, incontri, dibattiti, tutti ad ingresso libero, ospitati nelle piazze, nei cortili e nei palazzi del centro storico cittadino.

foto: ufficio stampa Rai

(ITALPRESS).

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