ROMA (ITALPRESS) - Fino alla fine “ha delle dinamiche universali e non voglio che venga descritto come un film sui ragazzi di oggi. Della loro età i personaggi portano l’impeto, il fatto di avere la verità in tasca, di sentirsi immortali. Tutto il resto ha a che fare con l’umana natura. C’è una linea invisibile tra giusto e sbagliato, tra lecito e illecito, tra bene e male, che è molto facile attraversare. Trovarsi dall’altra parte è molto più naturale di quanto non pensiamo, anche perché l’umanità si è costruita sulla prevaricazione. Il male è insito nella nostra natura, se non altro per motivi di sopravvivenza e di autodifesa del villaggio, del territorio, della famiglia”. Così il regista Gabriele Muccino oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa del suo ultimo film, “Fino alla fine”, un action movie incentrato sulle ultime ventiquattro ore di una turista americana in vacanza in Sicilia, coinvolta da un gruppo di ragazzi in una notte all’insegna del crimine e della sopravvivenza.
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