ROMA (ITALPRESS) - Anche negli ambienti dell’avvocatura e della medicina “si sottolinea sempre di più la discrepanza tra gli uomini e le donne, nell’attenzione e nel trattamento che viene riservato agli uni e alle altre. I tempi stanno cambiando e c’è un’attenzione che però non deve diventare morbosa e pornografica. Purtroppo ci muoviamo ancora in una società pregna di maschilismo, patriarcato, misoginia in tutti gli ambiti. Sicuramente ora c’è un’attenzione diversa. Attraverso la serie su Lidia Poët, riusciamo a sottolineare temi che purtroppo sono ancora attuali e che purtroppo sono figli della storia dell’umanità”. Così l’attrice Matilda De Angelis, oggi alla Festa del cinema di Roma, durante la conferenza stampa della seconda stagione della serie Netflix “La legge di Lidia Poët”, incentrata sulla figura del primo avvocato donna in Italia, disponibile sulla piattaforma dal 30 ottobre. “Per me i fatti di cronaca non devono diventare per i media pretesti per i click bait, e non si deve trattare il femminicidio come una moda: a volte diventa intrattenimento e si sfocia nella pornografia del dolore”, ha aggiunto De Angelis.
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