Alla Mostra di Venezia sei film italiani in concorso

VENEZIA (ITALPRESS) – “L’ultima settimana è stata turbolenta, l’annuncio dello sciopero degli attori ha colto tutti di sorpresa, a programma quasi concluso. Devo dire che per fortuna l’impatto sulla nostra selezione è molto modesto. L’unico film che abbiamo perso rispetto a quello che pensavamo è il bellissimo film di Guadagnino, Challengers, che ha rimandato la sua uscita commerciale al 2024”. Esordisce così Alberto Barbera, il direttore artistico della 80esima edizione della Mostra del Cinema di Venezia, ad inizio conferenza stampa per poi declinare un programma che è già stato definito una bomba per una selezione che è forse la migliore degli ultimi anni. Al lido di Venezia dal 30 agosto al 9 settembre, tra Fuori Concorso, Orizzonti e Concorso Ufficiale, saranno rappresentati 53 paesi, 82 lungometraggi in anteprima mondiale, con un 32% di presenza femminile: “Colgo l’occasione per ringraziare produttori e registi che hanno deciso di confermare la presenza dei loro film – precisa Barbera. Mancherà ovviamente qualche attore ma saranno presenti, come ci auguriamo, gli attori che hanno lavorato in produzioni indipendenti. Non sarà una mostra autarchica ma largamente rappresentativa del cinema contemporaneo”.
I grandi titoli infatti sono presenti e con loro anche i grandi registi. Basti solo elencare i nomi annunciati nel Fuori Concorso tra cui Richard Linklater con Hit Man, Roman Polanski con The Palace, Wes Anderson con The Wonderful Story of Henry Sugar e un grande ritorno, quello di Woody Allen con Coup de Chance, film che, come si evince dal titolo, è di produzione e cast interamente francesi. Si arriva all’annuncio dei film in concorso di Venezia 80, letteralmente, senza parole: Maestro, opera seconda di Bradley Cooper dopo A Star is born con Lady Gaga; Priscilla di Sofia Coppola, già Leone d’Oro nel 2010 con Somewhere; The Killer con Michael Fassbender diretto dal David Fincher di Seven e The Social Network; Memory di Michel Franco con Jessica Chastain; l’attesissimo Poor Things del regista greco ma iper internazionale Yorgos Lanthimos con una carrellata di star capitanata da una Emma Stone (che non sarà presente causa sciopero).
E infine, si fa per dire, Ferrari di Michael Mann di cui Barbera ha detto: “credo che raramente un regista straniero sia riuscito a creare con altrettanta precisione il clima dell’Italia di quegli anni così come ha fatto Mann in questo film”. Per quanto riguarda la rappresentanza italiana, non sarà certo un festival autarchico ma la presenza di film e star di casa nostra è più ampia che mai. Ben 6 i “nostri” film in concorso, dove l’unica nota stonata è la mancanza di donne registe: Comandante di Edoardo De Angelis, già annunciato in apertura a sostituire Challengers di Luca Guadagnino; Enea, opera seconda di Pietro Castellitto che Barbera descrive come “una sorta di grande bruttezza ammantata di cinismo e ipocrisia; Finalmente l’alba di Saverio Costanzo; Lubo di Giorgio Diritti; Io capitano di Matteo Garrone (mancante da Cannes a buona ragione) e infine Adagio di Stefano Sollima. Tre gli italiani in Orizzonti mentre in Extra spicca la presenza di una neo-regista, Micaela Ramazzotti con Felicità, sua opera prima che citando sempre Barbera, “è un film che fa pensare che Ramazzotti abbia fatto tesoro dell’esperienza sul set di La Pazza Gioia di Virzì e Vivere di Archibugi” . Una sola italiana nel fuori concorso, il Leone d’Oro alla carriera Liliana Cavani con L’Ordine del tempo, in mezzo a tre compagni di sezione, Luca Barbareschi, Giorgio Verdelli e Leonardo Di Costanzo.

foto: Agenzia Fotogramma

(ITALPRESS).

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