Stile bon ton, trend di primavera per Gucci, D&G, Liu Jo, Blumarine
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(LaPresse) – Gonne
midì, giacche floreali, pantaloni a culotte e fantasie retrò: tutto
questo e molto altro farà ingresso nei guardaroba primaverili in
perfetto stile bon ton. Revival senza tempo che rispolvera il
desiderio mai tramontato di saper vivere nella buona società,
indossando cappottini, abiti con balze e volants, skater dresses in
tessuti pregiati, ma anche tante mini bags in materiali artigianali e
colori sorbetto, in linea con una delle tendenze primavera
estate 2016 più fashion, in cui si rispecchia a perfezione
l'eccellenza del Made in Italy. Sui capi bon ton si sono concentrati
vari brand della moda, da ammirare nella gallery, tra cui
emerge Gucci che ha proposto delle stampe tapestry, a cui è
difficile rinunciare.
Le regole del 'bon
ton', espressione che indica modi e comportamenti educati ed
eleganti, galateo e buone maniere, hanno avuto origine, per
quanto riguarda gli albori della modernità, dall'etichetta del
cerimoniale che si applicava nel mondo politico e sociale. Una sorta
di grammatica del
comportamento
disciplinato da dettami su come salutare, scrivere,
rapportarsi tra persone di un certo livello sociale.
E se allora si
trattava di un insieme di norme di correttezza formali, senza le
quali nessuno aveva accesso ai salotti, stabilite da un
trattato ad hoc, il Galateo di Monsignor Giovanni Della
Casa, con l'avvento del '900 si riducono ad un mero esercizio di
snobismo e ostentazione, per concludere la loro parabola
discendente in un rituale rassicurante, tra perbenismi e ipocrisie.
Ma qualcuno accennerà a nostalgici dietrologismi nel secondo
dopoguerra, quando 'Il saper vivere' di Donna Letizia avrà
modo di dispensare ancora consigli a quelle signore interessate,
all'alba del boom economico, all'etichetta.
Oggi, con la
diffusione del cattivo gusto e della maleducazione, ritrova senso
una rinnovata attenzione alle buone maniere. Simbolo di
raffinatezza antica ma liberata dalla divisione sociale in classi.
Ecco quindi ricomparire con forza il revival delle creazioni
sartoriali del tempo che fu, rivisitate nelle collezioni di stilisti
come Alexander McQueen, che rilancia balze e volants sui suoi
capispalla, Oscar De La Renta e Blumarine, sulle cui
passerelle sfilano bluse e camicie bianche oppure con stampe vintage.
Per la griffe Liu
Jo, l'spirazione retrò diventa novità glamour lanciata nella
campagna pubblicitaria a cui ha prestato il volto la top model
Karlie Kloss, che indossa un vestitino bon ton azzurro
serenity, colore modaiolo della primavera 2016 secondo Pantone.
Tanti i tessuti plissè nelle gonne di Zara, che aderisce al
trend con largo uso di pieghe, caratteristiche del bon ton, su
lunghezze medie. A ruota le propone Dolce&Gabbana
massicciamente, lunghe o sotto il ginocchio, come fanno pure le
collezioni low cost, tra cui spiccano H&M e
Mango.
Per quanto riguarda
i soprabiti, gli spolverini sono midì o lunghi, ma sempre colorati,
sia in versione tinta unita, sia fantasia. Completano l'outfit bon
ton, le scarpe con tacco gattino, cioè uno spillo mini molto comodo
reinventato da uno dei più famosi maestri calzaturieri, Christian
Louboutin, e dal
suo pari
spagnolo Manolo Blahnik. Chi ama
mettere ai piedi dei classici può sempre tirare fuori dall'armadio
un modello bebè con il cinturino o i mocassini, ma anche le
ballerine sapranno dare il giusto tocco di stile bon ton.
(LaPresse) – Gonne
midì, giacche floreali, pantaloni a culotte e fantasie retrò: tutto
questo e molto altro farà ingresso nei guardaroba primaverili in
perfetto stile bon ton. Revival senza tempo che rispolvera il
desiderio mai tramontato di saper vivere nella buona società,
indossando cappottini, abiti con balze e volants, skater dresses in
tessuti pregiati, ma anche tante mini bags in materiali artigianali e
colori sorbetto, in linea con una delle tendenze primavera
estate 2016 più fashion, in cui si rispecchia a perfezione
l'eccellenza del Made in Italy. Sui capi bon ton si sono concentrati
vari brand della moda, da ammirare nella gallery, tra cui
emerge Gucci che ha proposto delle stampe tapestry, a cui è
difficile rinunciare.
Le regole del 'bon
ton', espressione che indica modi e comportamenti educati ed
eleganti, galateo e buone maniere, hanno avuto origine, per
quanto riguarda gli albori della modernità, dall'etichetta del
cerimoniale che si applicava nel mondo politico e sociale. Una sorta
di grammatica del
comportamento
disciplinato da dettami su come salutare, scrivere,
rapportarsi tra persone di un certo livello sociale.
E se allora si
trattava di un insieme di norme di correttezza formali, senza le
quali nessuno aveva accesso ai salotti, stabilite da un
trattato ad hoc, il Galateo di Monsignor Giovanni Della
Casa, con l'avvento del '900 si riducono ad un mero esercizio di
snobismo e ostentazione, per concludere la loro parabola
discendente in un rituale rassicurante, tra perbenismi e ipocrisie.
Ma qualcuno accennerà a nostalgici dietrologismi nel secondo
dopoguerra, quando 'Il saper vivere' di Donna Letizia avrà
modo di dispensare ancora consigli a quelle signore interessate,
all'alba del boom economico, all'etichetta.
Oggi, con la
diffusione del cattivo gusto e della maleducazione, ritrova senso
una rinnovata attenzione alle buone maniere. Simbolo di
raffinatezza antica ma liberata dalla divisione sociale in classi.
Ecco quindi ricomparire con forza il revival delle creazioni
sartoriali del tempo che fu, rivisitate nelle collezioni di stilisti
come Alexander McQueen, che rilancia balze e volants sui suoi
capispalla, Oscar De La Renta e Blumarine, sulle cui
passerelle sfilano bluse e camicie bianche oppure con stampe vintage.
Per la griffe Liu
Jo, l'spirazione retrò diventa novità glamour lanciata nella
campagna pubblicitaria a cui ha prestato il volto la top model
Karlie Kloss, che indossa un vestitino bon ton azzurro
serenity, colore modaiolo della primavera 2016 secondo Pantone.
Tanti i tessuti plissè nelle gonne di Zara, che aderisce al
trend con largo uso di pieghe, caratteristiche del bon ton, su
lunghezze medie. A ruota le propone Dolce&Gabbana
massicciamente, lunghe o sotto il ginocchio, come fanno pure le
collezioni low cost, tra cui spiccano H&M e
Mango.
Per quanto riguarda
i soprabiti, gli spolverini sono midì o lunghi, ma sempre colorati,
sia in versione tinta unita, sia fantasia. Completano l'outfit bon
ton, le scarpe con tacco gattino, cioè uno spillo mini molto comodo
reinventato da uno dei più famosi maestri calzaturieri, Christian
Louboutin, e dal
suo pari
spagnolo Manolo Blahnik. Chi ama
mettere ai piedi dei classici può sempre tirare fuori dall'armadio
un modello bebè con il cinturino o i mocassini, ma anche le
ballerine sapranno dare il giusto tocco di stile bon ton.