Dodici tendenze irrinunciabili (e portabili) per questa primavera
(LaPresse) - Le passerelle parlano chiaro: nella primavera del 2016 c’è poco spazio all’indecisione e vanno gli stili decisi, i contrasti forti, i colori vitaminici, i materiali inediti. Come la pelle, per esempio, che nonostante sia un tessuto tipicamente più invernale, in quanto abbastanza caldo, ha spopolato alle sfilate di vari stilisti, come Trussardi e Arthur Arbesser. Con una particolarità ancora: per una volta accantonato lo scamosciato, la vera protagonista è la pelle lucida, nera o coloratissima. Intramontabile poi lo stile Africa nei tessuti e nei colori, che spopola da diverse stagioni e non accenna a diminuire, come ci hanno dimostrato diversi brand, da Mila Schön a Missoni, che ha ripensato un bikini per passare le giornate sotto il sole del Kenya.
Fresco ed elegante il crochet, materiale molto versatile e che si presta benissimo anche per gli accessori come borse, sandali e cappelli, come hanno mostrato Ermanno Scervino e Angelo Marani: è un tessuto che andrà per la maggiore nella stagione calda di quest’anno. Inedito anche l’uso del nero in total look, tinta apparentemente poco primaverile ma in realtà versatile per mille occasioni, che ha spadroneggiato sulle passerelle di Marni e Gianni Versace: mentre il primo lo immagina concettuale, quasi giapponese, Versace lo declina in una versione più sensuale e grintosa.
Di contro, anche il bianco, colore estivo per eccellenza, non è stato affatto accantonato dall’estro degli stilisti, che l’hanno voluto per completi sensuali e loliteschi, come Angelo Marani, o elegantissimi e austeri, come Salvatore Ferragamo. Via libera anche alle righe, per uno stile marinaro sempre in voga, amato da tanti designer e scelto per queste passerelle da Giorgio Armani e Iceberg, che l’ha voluto in un inedito stile ‘corsaro’. Altra tendenza estiva che si ripresenta puntuale anche quest’anno sono gli abiti lunghi ma da giorno: freschi, leggeri, si prestano benissimo per ogni occasione. Basta un accessorio e vanno bene anche per la sera. Lo sanno bene Arthur Arbesser e Mila Schön, che ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia in versione righe, tinta unita o fiori.
Altro capo comodo e versatile che ha spadroneggiato è la tuta intera, ma sempre in versione ‘giorno’: ampia, pratica, comoda, con tasconi o in versione salopette. Scelta in modelli diversi, è perfetta per tutte le età. Le più belle sono quelle di Trussardi e Sportmax. Anche il tailleur morbido e destrutturato è un capo intramontabile e la sua particolarità è che si possono fare infiniti abbinamenti: si può portarlo giacca e pantalone insieme, oppure utilizzando solo uno dei due pezzi insieme ad altri capi, giocando con la fantasia e con i colori, anche a contrasto. Due esempi li hanno portati in passerella Giorgio Armani e Angelo Marani.
Da mettere assolutamente in valigia per un weekend, insieme a un paio di magliette. Freschi e primaverili per eccellenza, i bermuda: vanno benissimo per la città, se portati al ginocchio o poco sopra, e anche in vacanza, magari accorciati di qualche centimetro; sono più comodi e consentono una libertà di momento maggiore rispetto alla gonna. Non ci sono motivi per farne a meno, come sanno bene Giorgio Armani, che li abbina a una giacca dello stesso tessuto e Cividini, che per renderli più femminili li fa indossare con tacchi alti. Sulle passerelle P/E 2016 sono sbocciati anche tantissimi fiori, frutto dell’estro di Dolce&Gabbana e di Luisa Beccaria, vera maestra nel decorare i suoi abiti con petali e corolle.
Si sa che gli stilisti sono anche un po’ pazzerelli e amano stupire: ecco quindi uno stile ironico, che prende un po ‘ in giro la moda, come quello di Au Jour Le Jour, che ha trasformato il suo miniabito in una pubblicità del detersivo Dash e Dolce&Gabbana, che promuove la città di Roma con l’immagine del Colosseo e un centurione in fase belligerante. Perché la moda è affascinante, ma guai a prenderla troppo sul serio.
(LaPresse) - Le passerelle parlano chiaro: nella primavera del 2016 c’è poco spazio all’indecisione e vanno gli stili decisi, i contrasti forti, i colori vitaminici, i materiali inediti. Come la pelle, per esempio, che nonostante sia un tessuto tipicamente più invernale, in quanto abbastanza caldo, ha spopolato alle sfilate di vari stilisti, come Trussardi e Arthur Arbesser. Con una particolarità ancora: per una volta accantonato lo scamosciato, la vera protagonista è la pelle lucida, nera o coloratissima. Intramontabile poi lo stile Africa nei tessuti e nei colori, che spopola da diverse stagioni e non accenna a diminuire, come ci hanno dimostrato diversi brand, da Mila Schön a Missoni, che ha ripensato un bikini per passare le giornate sotto il sole del Kenya.
Fresco ed elegante il crochet, materiale molto versatile e che si presta benissimo anche per gli accessori come borse, sandali e cappelli, come hanno mostrato Ermanno Scervino e Angelo Marani: è un tessuto che andrà per la maggiore nella stagione calda di quest’anno. Inedito anche l’uso del nero in total look, tinta apparentemente poco primaverile ma in realtà versatile per mille occasioni, che ha spadroneggiato sulle passerelle di Marni e Gianni Versace: mentre il primo lo immagina concettuale, quasi giapponese, Versace lo declina in una versione più sensuale e grintosa.
Di contro, anche il bianco, colore estivo per eccellenza, non è stato affatto accantonato dall’estro degli stilisti, che l’hanno voluto per completi sensuali e loliteschi, come Angelo Marani, o elegantissimi e austeri, come Salvatore Ferragamo. Via libera anche alle righe, per uno stile marinaro sempre in voga, amato da tanti designer e scelto per queste passerelle da Giorgio Armani e Iceberg, che l’ha voluto in un inedito stile ‘corsaro’. Altra tendenza estiva che si ripresenta puntuale anche quest’anno sono gli abiti lunghi ma da giorno: freschi, leggeri, si prestano benissimo per ogni occasione. Basta un accessorio e vanno bene anche per la sera. Lo sanno bene Arthur Arbesser e Mila Schön, che ne hanno fatto il loro cavallo di battaglia in versione righe, tinta unita o fiori.
Altro capo comodo e versatile che ha spadroneggiato è la tuta intera, ma sempre in versione ‘giorno’: ampia, pratica, comoda, con tasconi o in versione salopette. Scelta in modelli diversi, è perfetta per tutte le età. Le più belle sono quelle di Trussardi e Sportmax. Anche il tailleur morbido e destrutturato è un capo intramontabile e la sua particolarità è che si possono fare infiniti abbinamenti: si può portarlo giacca e pantalone insieme, oppure utilizzando solo uno dei due pezzi insieme ad altri capi, giocando con la fantasia e con i colori, anche a contrasto. Due esempi li hanno portati in passerella Giorgio Armani e Angelo Marani.
Da mettere assolutamente in valigia per un weekend, insieme a un paio di magliette. Freschi e primaverili per eccellenza, i bermuda: vanno benissimo per la città, se portati al ginocchio o poco sopra, e anche in vacanza, magari accorciati di qualche centimetro; sono più comodi e consentono una libertà di momento maggiore rispetto alla gonna. Non ci sono motivi per farne a meno, come sanno bene Giorgio Armani, che li abbina a una giacca dello stesso tessuto e Cividini, che per renderli più femminili li fa indossare con tacchi alti. Sulle passerelle P/E 2016 sono sbocciati anche tantissimi fiori, frutto dell’estro di Dolce&Gabbana e di Luisa Beccaria, vera maestra nel decorare i suoi abiti con petali e corolle.
Si sa che gli stilisti sono anche un po’ pazzerelli e amano stupire: ecco quindi uno stile ironico, che prende un po ‘ in giro la moda, come quello di Au Jour Le Jour, che ha trasformato il suo miniabito in una pubblicità del detersivo Dash e Dolce&Gabbana, che promuove la città di Roma con l’immagine del Colosseo e un centurione in fase belligerante. Perché la moda è affascinante, ma guai a prenderla troppo sul serio.