Le 10 cose da non fare dopo i 50 anni secondo il bon ton

Breve vademecum per essere sempre una vera signora

di Maria Valetina Platina

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Secondo il bon ton l'eleganza non è semplicemente data dal modo di vestirsi ma soprattutto dall'attenzione a certe regole del buongusto che restano sempre valide e che ci permettono di sentirsi sempre a proprio agio in ogni situazione.

Sempre più spesso si vedono donne (ma non che gli uomini siano da meno) afflitte da perdita di carta d'identità, come dico scherzosamente io, cioè persone che pur di sentirsi giovani adottano atteggiamenti non conformi alla loro reale età.

Proprio in tal senso ecco alcune piccole regole da tenere in considerazione quando si superano i 50 anni ( ma spesso anche dopo i 40) per apparire sempre come una vera Lady.

Intimo a vista

Se a trent'anni da una scollatura, pur sempre rispettosa, si intravede un accenno di lingerie si potrebbe apparire seducenti vent'anni dopo il rischio è solo quello di apparire poco eleganti. Per non parlare di altre tipologie di intimo a vista, assolutamente da bandire.

Abbigliamento sexy

Stesso discorso vale per abiti succinti, gonne troppo, corte spacchi pronunciati o scollature vertiginose. Dai 35 in poi sarebbe bene limitarsi pian piano fino ad arrivare ad un altro tipo di femminilità, più matura e sussurrata. Anche perché poi essere troppo sexy non coincide mai con l'essere eleganti.

Guardaroba

Proprio per quanto appena detto si cambierà la tipologia degli abiti indossati privilegiando gonne al ginocchio, eleganti pantaloni palazzo, abiti scivolati, morbide casacche, kaftani e quanto accarezzi la figura in modo femminile ed elegante senza mettere eccessivamente in risalto le proprie curve. Anche sul fronte del colore si tenderanno a privilegiare tonalità più neutre da vivacizzare con accessori o con piccoli tocchi di brio. Un colore da non sottovalutare, invece, è il bianco che, se abbinato con stile, conferisce grande eleganza e luminosità come tutti i toni nudi.

Tacchi

Anche l'altezza dei tacchi dovrebbe pian piano diminuire, sia per un discorso di natura estetica sia per uno di natura salutistica. Trampoli vertiginosi e spilli assassini lasceranno il passo a tacchi più larghi e comodi, ma non per questo meno femminili, e ad altezze che non supereranno mai più gli 8-10 centimetri, limite da sfiorare in caso di eventi particolarmente eleganti.

Trucco eccessivo

Il make-up  nella vita di una donna dovrebbe seguire una curva correlata all'età: se dall'adolescenza all'età adulta può crescere di intensità (ma sempre con moderazione perché l'aspetto mascherone da circo è sempre dietro l'angolo) con il passare dall'età adulta alla maturità dovrebbe via via scemare assestandosi su qualcosa di estremamente naturale. La vera differenza tra un trucco da adolescente e uno da donna matura sta soltanto nel fatto che, pur mirando entrambi ad un risultato estremamente naturale l'uno dovrà mirare ad esaltare la freschezza data dalla gioventù mentre l'altro punterà a correggere le imperfezioni senza trasformare i tratti del viso.

Discoteca, no grazie

Ad un certo punto della vita si deve iniziare a dire no a tutte quelle attività che sono prevalentemente appannaggio dei giovani. Voler frequentare a tutti i costi luoghi in cui l'età media è sensibilmente più bassa della propria non può far altro che farci apparire degli eterni Peter Pan che cercano di rincorrere un'età ormai andata. Meglio dedicarsi ad attività più consone in cui potersi confrontare in modo stimolante con i propri coetanei. Si, dunque, ad un party in casa di amici, ad un cocktail o un aperitivo in un locale alla moda ma non frequentato solo da giovanissimi, o ad un evento culturale.

Far tardi la notte

Avere una vita sociale dinamica non ci obbliga per forza a fare le ore piccole. Rientrare a casa all'alba come i ventenni, rischiando per di più di rientrare magari dopo i propri figli non si adatta allo stile di vita di una vera signora. Ci si potrà concedere tranquillamente una cena o un dopocena fuori ma senza esagerare con gli orari.

Tatuaggi

So che mi attirerò contro le ire di molti, ma una vera signora non farebbe mai un tatuaggio, né a 20 né tanto meno a 40 o 50 anni. Se ne dovesse avere qualcuno, fatto, magari, in giovane età farà in modo da nasconderlo nei contesti più formali e ne limiterà la vista solo a quando non può farne a meno, in certi casi adoperandosi per mascherarlo anche con il make-up, se necessario.

Pettegolezzi

Il pettegolezzo è una delle attività preferite da molte donne. Purché non sia maligno potrebbe anche essere ammesso in giovane età ma con l'avvento della maturità sarebbe una pratica totalmente da abolire, soprattutto se perpetrata in luogo pubblico.

Linguaggio ad hoc

Fingersi giovani utilizzando termini gergali o neologismi tipici degli adolescenti non può far altro che renderci ridicoli, ma questo già dai 30 anni. Una donna matura usa un linguaggio maturo e rispettoso delle norme grammaticali e ortografiche della lingua italiana. Una donna di una certa età dovrebbe aver avuto tempo e modo per leggere ed acculturarsi e non c'è modo migliore di fare trasparire la propria cultura attraverso una proprietà di linguaggio decisamente superiore a quella di un giovane, senza però, per questo, risultare affettata e pedante.

 

Le Regole di V

 

20/02/2017
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