Antonio Marras racconta il dolore della Sardegna bruciata: la sua incredibile sfilata fra gli alberi inceneriti
L’emozionante video della collezione è stato girato a Santu Lussurgiu, nel cuore del Muntiferru, teatro del vasto incendio dell’agosto scorso
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Racconta il dolore della sua terra devastata dagli incendi il video con cui Antonio Marras ha scelto di presentare la sua collezione per la prossima estate, girato a Santu Lussurgiu, nel cuore del parco del Muntiferru andato in fumo lo scorso luglio. 'Erano 750 ettari di parco e ne sono bruciati 650, ho voluto raccontare questo dolore - spiega Marras - che non capisci se non vai sul posto. Io ho fatto un sopralluogo per il primo corto e mi è venuto in mente un brano di Nada dove lei canta 'avevo una ferita in fondo al cuore''.
Modelle e modelli tutti sardi
E Nada è diventata la voce recitante che accompagna il lento incedere di modelle e modelli, tutti sardi, sulla terra scarnificata, tra rami neri, pietre e crepacci, in un luogo dal 'fascino tristemente meraviglioso' dove 'si vedono però germogliare le prime piante'. E la moda di Marras, che non è mai avulsa da ciò che accade, racconta questo dolore e questa speranza insieme, con i toni dell'ecru e i neri che piano piano lasciano spazio ai fiori, simbolo di rinascita.
Pizzi, ricami e fiori sullo sfondo nero cenere
Per le ragazze, camicie incastrate di pizzi, ritagli, sangallo, ricami; abiti di tulle, cotoni, pizzi tridimensionali e voile; tailleur fiorati e ricamati; giubbotti over intarsiati, lingerie a vista, ampi gonnelloni e texani. Per i ragazzi intarsi, quadri, tartan, righe e fiori. Girare nei luoghi dell'incendio non è stato facile: 'eravamo 180 e potevamo arrivare sul posto solo con delle 4x4, ma alla fine, una decina di giorni fa, siamo riusciti a girare tutto in un solo giorno, dall'alba al tramonto'.