Dal gioco di sguardi alla camera dal letto, tutto in una notte: il noir perfetto sotto all'ombrellone è di George Simenon
George Simenon, straordinario scrittore belga e inventore del commissario Maigret, con "Tre camere a Manhattan" scrive un romanzo veloce, asciutto e incalzante
New York. In un locale notturno che sa di whisky, sigarette e jazz, un uomo e una donna si incontrano e in quel momento inizia una storia che li segnerà per sempre. George Simenon, straordinario scrittore belga, l’inventore del commissario Maigret, con “Tre camere a Manhattan” (1946, in Italia 1998 Adelphi) scrive un romanzo veloce, asciutto e talmente incalzante che sembra un noir. I due sono vicini di tavolo, tra loro inizia il gioco di sguardi: “lei, invece di mangiare, si stava accendendo una sigaretta, lentamente, con gesti studiati, dopo avervi impresso la curva rossa delle sue labbra.” Non è bella né giovanissima.
Non sanno niente l’uno dell’altro
Eppure. “Quella donna, di cui non conosceva né il nome né il cognome, aveva la voce bassa, quella dei momenti tragici, da animale ferito.” Non sanno niente l’uno dell’altro. Lei attacca bottone per prima e parla, parla, lui la osserva. “Fumava come fanno le americane, con gli stessi gesti, la stessa piega delle labbra che si vede sulle copertine delle riviste e nei film. E aveva anche gli stessi atteggiamenti, lo stesso modo di scostare la pelliccia facendola scivolare sulle spalle, di mettere in evidenza l’abito di seta nera, di accavallare le lunga gambe inguainate nelle calze chiare”. Escono. Iniziano a camminare “come se avessero sempre camminato così, per le strade di New York, alle cinque del mattino”.
Entrano in una camera di uno squallido albergo con luci al neon. Non c’è bisogno di raccontarsi il loro passato, chissà poi se è la verità, si diventa gelosi, è stato un passato glorioso, certo, per entrambi, ma era un tempo lontano. Adesso è diverso. Non c’è bisogno di sapere troppo l’uno dell’altra, fa male saperlo. Loro si sono riconosciuti da subito. “Era come se, per miracolo, avessero percorso in una sola notte, in meno di una notte, tutte le tappe che gli amanti impiegano di solito settimane o mesi ad attraversare”. L’amore appare di colpo, e si riconosce così.