La differenza tra chi sa aprire il suo cuore e chi non sa farlo ce la spiega Murakami Haruki
Il “Norwegian Wood – Tokyo Blues” (1987), il grande scrittore giapponese da milioni di copie, tradotto in cinquanta lingue, racconta se stesso
E' arrivato a un soffio da vincere il Nobel, e non era la prima volta, Murakami Haruki grande scrittore giapponese da milioni di copie, tradotto in cinquanta lingue, autore di “Norwegian Wood – Tokyo Blues” (1987), un romanzo in cui l'autore racconta se stesso.
Avere vent'anni, dice, è complicato, non sai mai bene come andrà a finire. C'è la voglia di essere simili ma anche unici, quindi diversi. A vent'anni si è soli. Lo è Toru, il protagonista.
Un giovane Holden giapponese
Un libro intimo, in cui il protagonista, una specie di giovane Holden, ha i tempi dilatati di un orientale, la lucidità di un'asceta e la determinazione di un samurai. In Toru si possono ritrovare tanti lettori: quelli che hanno vent'anni, quelli che li rimpiangono, e quelli che si sentono come se li hanno ancora.
Chi apre il suo cuore e chi no
Amori che paiono eterni: “Se c'è una cosa che non mi manca è il tempo. – Davvero ne hai tanto? – Tanto che mi piacerebbe dartene un po’, e farti dormire lí dentro.” Amicizie e ore passate a parlare: “Conosco la differenza tra le persone che sanno aprire il loro cuore, e quelle che non sanno farlo. Tu sai aprirlo. Ma solo quando dici tu, beninteso. – E se uno lo apre cosa accade? Si guarisce.”
Essere o sembrare felici
Musiche che accompagnano giornate da riempire di emozioni e di gesti, senza una vera meta, ma ognuno con una meta diversa. «Mentre guardavo di nuovo, dopo tanto tempo, quella scena familiare, mi accorsi che tutti sembravano felici. Non so se in quel momento lo fossero davvero o se fosse solo un'impressione. Quello che è certo è che in quel pomeriggio di fine autunno, a me apparivano così e questo mi faceva sentire ancora più solo del solito.
La voglia di non arrendersi
Eppure, più di tutto, in mezzo alle diverse emozioni raccontate con uno stile composto e quasi asettico, prevale la voglia di non arrendersi: “Per quanto una situazione possa sembrare disperata, c'è sempre una possibilità di soluzione. Quando tutto attorno è buio non c'è altro da fare che aspettare tranquilli che gli occhi si abituano all'oscurità.” E poi, ormai adulto, con inquietudini e passioni alle spalle, Toru, sa, come sappiamo tutti noi, che quel periodo ci ha segnato per sempre.