Arredare con il pallet: da simbolo della logistica a quello del design che fa tendenza
La famosa pedana di legno ha rivoluzionato, grazie al riuso, il modo di vivere gli spazi, è ecosostenibile, versatile, contemporanea, in poche parole trendy
È il simbolo del commercio mondiale, aiuta nello stoccaggio, trasporta e movimenta merci e carichi a bordo di tir, aerei cargo, grandi navi. Oggi è il re della logistica, di cui ha trasformato il volto. Nacque per uso militare durante l’ultimo conflitto mondiale quando si scoprì ch’era più semplice trasportare le merci appoggiandole su piattaforme di legno, fino a quando non è diventato il pilastro della movimentazione dei beni su scala globale. Per costruirlo, pensando alla resistenza alle sollecitazioni meccaniche e a quelle climatiche, si usa, a seconda, il faggio, il pino silvestre o marittimo, il pioppo, l’abete bianco o rosso.
Il suo destino non sono soltanto i mercati, i magazzini, i capannoni, i tir, le stive delle navi o degli aerei, sì, perché da qualche tempo il pallet, chiamato anche bancale o pedana e tra i più diffusi imballaggi in legno, è entrato a far parte del mondo del design e dell’arredamento, diventando simbolo di creatività e sostenibilità grazie al recupero e riuso del suo legno, un regalo alle foreste, che hanno, così, tutto il tempo di rinnovarsi.
C’è chi, pensando al pallet, che di volta in volta può diventare altro, preferisce ormai parlare di upcycling, vera e propria evoluzione del recycling, con il primo che si configura come l’arte di dare nuova vita, conferendogli maggior valore, a qualcosa ch’era già stato usato. L’upcycling è la nuova filosofia del vivere, lodata anche dal New York Times. Il riuso creativo è il nuovo must. L’usato oggi fa tendenza, non soffre più lo spazio angusto della nicchia, è contemporaneo, trendy, conquista. Nel 2010, ad esempio, il packaging designer Fabrice Peltier, un fan dell’eco design, fu protagonista alla Designpack Gallery di Parigi con Made in Palette, con cui presentò la sua collezione di poltrone, tavoli, sedie, sgabelli, tavolinetti, colonne al neon, supporti per lampade fluorescenti, tutto realizzato con vecchi pallet: “Una volta svuotati del loro contenuto, gli imballaggi” spiegò “non devono essere considerati semplici rifiuti piuttosto materia prima da riciclare o recuperare”.
È il caso dei pallet: cosa farne se non possono rientrare nel loro circuito originario? Altro, ad esempio, inaugurandone un nuovo ciclo di vita sotto forma di arredi e oggetti: tavoli, puff da spiaggia, tavolinetti, fioriere, cassettiere, librerie, mobili bar, sottpiatti, vassoi, sottobicchieri, lampade, letti, poltrone, divani, panchine, scrivanie, cucce per cani, orti per la coltivazione di fiori, aromi, ortaggi, mobili, in combinazione con pezzi di persiane e bobine di legno, per temporary shop con tanto di appendiabiti, espositori, camerino, bancone, anche studi radiofonici con pavimento in pallet, fusti, vecchi tavoli da ping pong.
Particolarmente versatili, i pallet sono l’ideale per la creazione di arredi e oggettistica per interni o per il giardino e il terrazzo per dare un tocco di originalità agli spazi destinati al relax e alla convivialità, grazie anche a cuscini e poggiatesta per divani e poltrone dai colori allegri e sgargianti o nei colori più classici, dal beige all’azzurro al grigio. Per chi ama il fai-da-te c’è, ad esempio, il divano da costruire in casa con pallet in legno di abete,, quindi da impreziosire con set di cuscini comodi e confortevoli. Sicuramente un modo allegro, originale, diverso di vivere la propria casa, da qui la nuova fama del pallet come simbolo dell’arredo trendy e del design sostenibile.