Il mio viaggio nella Sardegna magica tra streghe buone e leggende antiche: 'La notte è mia sorella'
'Per una volta vi parlo di me': la nostra collaboratrice Maria Laura Berlinguer con il suo romanzo giallo ci porta alla scoperta di storie epiche nell'isola in cui leggenda e realtà si mescolano. E tutto ha origine da un sogno. Incredibile, vero?
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Oggi non vi porterò in giro nell’Italia del bello e del ben fatto. Oggi niente designer, accessori preziosi, abiti meravigliosi o arredamento personalizzato. Per una volta voglio parlarvi di me…
Oggi è un giorno importante: esce il mio primo romanzo “La notte è mia sorella” un libro giallo, un omaggio alla Sardegna e al substrato culturale della mia terra. Un avvenimento magico che mi ha consentito di tornare alle mie radici, con un viaggio che ciascuno dovrebbe compiere per recuperare una parte fondamentale di noi stessi.
Tutto nasce da un sogno incredibile che ho fatto
Ed è proprio con l’incredibile genesi del romanzo che la magia è iniziata: tutto, infatti, nasce da un sogno. Sì, esatto, da un sogno! Non un sogno nel cassetto, in verità non avrei mai pensato né sognato di scrivere un romanzo o un libro giallo. Ho fatto un sogno molto particolare, che ora non vi rivelo nei dettagli perché lo troverete nel libro ;) ho scoperto una storia avvincente e dei luoghi della Sardegna che non conoscevo. Al risveglio, dopo una ricerca su Google, ho scovato Bidonì, un minuscolo paese nella storica regione del Barigadu, un luogo millenario costruito in trachite rosa vicino al grande invaso del lago Omodeo.
L'unico museo sulla stregoneria in Sardegna
Proprio a Bidonì ha sede l’unico museo della stregoneria della Sardegna (e uno dei pochi in Italia), S'Omo 'e sa Majarza, La casa della strega. Da questo delizioso paese sono partiti miei studi storici e antropologici attraverso i quali ho potuto approfondire la cultura sarda in generale e in particolare la vicenda di una donna inquisita e condannata per stregoneria dal Tribunale del Sant'Uffizio della Sardegna. Incredibile vero? Il sogno ha aperto uno stargate, un varco temporale che ha fatto emergere una mia espressione profonda e un’inclinazione che non sapevo di avere.
Attraverso la capacità di raccontare e l’uso della parola, ho fatto un viaggio dentro me stessa alla ricerca del mito, delle tantissime storie epiche e delle bellissime leggende sarde. Il romanzo ha sì la struttura di un giallo, ma il giallo è stato per me funzionale allo studio e al racconto della mia isola.
E grazie a “MilleunaDonna” il sito dclinato al femminile di Tiscali con cui collaboro da anni, oggi sono qui a festeggiare con tutti voi l’uscita del libro giallo magico “La notte è mia sorella” editore L’Età dell’Acquario, storico marchio mystery della casa editrice torinese Lindau. Un libro che sono sicura porterà un po’ di magia a tutti coloro che lo leggeranno.
Ma vediamo la trama del romanzo giallo “La notte è mia sorella”
Julia Carta, dirigente di una multinazionale con sede a New York, decide di tornare nella sua terra natale, la Sardegna, dopo un grave incidente d’auto. A Trinità d’Agultu, in provincia di Sassari, ritrova i profumi e i sapori della sua infanzia, alcune vecchie amicizie e la sua amata Tata, la donna che l’ha cresciuta insieme ai nonni dopo la morte dei genitori. Il suo ritorno è però anche un tuffo nel passato, che riaffiora nella sua vita con grande drammaticità quando, una mattina, scopre sulla spiaggia il cadavere di una donna, uccisa durante un macabro rituale.
Coraggiosa, curiosa e dotata di un sesto senso fuori del comune, Julia decide di aiutare Teresa, la questora che si occupa delle indagini. Le due amiche si troveranno proiettate in un mondo in cui le antiche tradizioni, le credenze popolari e la magia non sono mai davvero scomparse. Grazie alle loro ricerche, non soltanto sveleranno la vera natura, i segreti e le malefatte di molte persone che le circondano, ma porteranno alla luce l’anima rurale e sovrannaturale di un’isola dove il tempo a volte sembra fermarsi.
La notte è mia sorella è un romanzo avvincente in cui leggenda e realtà̀ si mescolano, dando vita a una storia che si snoda attraverso epoche differenti, dai secoli bui dell’Inquisizione spagnola al mondo contemporaneo. Un intreccio che si svolge su tre diversi piani narrativi: quello principale, in terza persona, quello della vittima, in prima persona, e quello della “strega”, processata e scampata al rogo per ben due volte, che porta indietro la linea narrativa in una avvincente analessi.
Un ritratto contemporaneo della figura femminile nella cultura sarda tra leggende, miti, fate e streghe in una narrazione che salta dal 1600 ai nostri giorni per toccare temi come la condanna all’espatrio, il ritorno, l’amicizia, la rivalità e la perdita degli antichi saperi.
La Sardegna di “La notte è mia sorella”
L’isola del romanzo “La notte è mia sorella” è una Sardegna autentica, lontana dalle invasioni di massa e dal popolo delle vacanze. È una Sardegna che contempla le coste paradisiache della Gallura autentica e ancora vergine, ma esplora anche le regioni centrali come il Meilogu, la terra di mezzo, il Logudoro, il Montiferru, il Barigadu.
I personaggi antichi e moderni del romanzo attraversano raccontandoli paesi quali Trinità d’Agultu, Isola Rossa, Mores, Sedilo, Siligo e Bidonì ma anche Cagliari e Sassari. Emerge la bellezza delle rocce granitiche del Limbara, la profondità vulcanica di Monte Santu, le foreste di Santu Lussurgiu e la macchia mediterranea con tutte le specie endemiche che popolano la natura selvaggia dell’isola.
Tra le domus de janas, i musei cittadini e le leggende il tempo attore principale è accompagnato dal vento e dal silenzio, i due grandi guardiani che custodiscono le porte dello stargate.