Yoko Ono e la figlia sconosciuta: il rapimento da parte dell’ex marito e la sparizione per 23 anni
Quando la famosa coppia composta da John Lennon e Yoko Ono decise di trasferirsi a New York lasciando l'Inghilterra nel 1971, a tanti parve strana la scelta e oggi se ne scopre il vero motivo. In quell'anno il cantante e l'artista si stabilirono in un loft del Greenwich Village, allora cuore della cultura hippie. Ma il motivo della scelta, come scrive Vanity Fair, lo spiega il documentario One to One: John & Yoko, diretto da Kevin Macdonald: la vera ragione aveva a che fare con la figlia di Yoko Ono, Kyoko.
La fuga dell’ex marito di Yoko con la loro figlia
Stando al documentario, nel 1971 l'ex marito di Yoko, il produttore cinematografico Anthony Cox, fuggì dal Regno Unito con la loro figlia Kyoko negli Stati Uniti violando un ordine del tribunale. John Lennon e Yoko Ono cercarono in tutti i modi di scoprire dove fossero anche investendo ingenti capitali: spesero circa 1,5 milioni di dollari odierni in investigazioni private per ritrovare Kyoko, ma non riuscirono. Sapevano solo della fuga negli Usa e per questo ci si trasferirono.
Rapita e portata in una setta religiosa
Come scrisse People, Yoko Ono non rivide sua figlia per 23 anni, periodo in cui Kyoko ha vissuto con il padre sotto falso nome nel contesto di una setta religiosa. «Perdere mia figlia è stato un dolore profondissimo», ha confidato Yoko Ono al magazine nel 2003. «C'è sempre stato un vuoto nel mio cuore».
Come scrive Wikipedia, nel 1956 Yoko Ono aveva sposato il compositore Toshi Ichiyanagi, dal quale divorziò nel 1962. Il 28 novembre dello stesso anno sposò il produttore statunitense Anthony Cox ma il loro matrimonio fu annullato il primo marzo 1963; i due si risposarono il 6 giugno e divorziarono il 2 febbraio 1964. Ebbero una figlia, Kyoko Chan Cox, nata l'8 agosto 1963 che, dopo il divorzio e una battaglia legale, fu affidata in forma permanente alla madre; tuttavia nel 1971 Cox rapì Kyoko e scomparve. L’artista poté rivedere la figlia solo nel 1998.
La terribile profezia
Il nuovo documentario rivela pure il clima di vigilanza e paranoico controlli che animava la coppia negli anni americani. Angosciati per le possibili intercettazioni da parte dell'FBI, John Lennon e Yoko Ono registravano le loro conversazioni telefoniche in via precauzionale. In una di queste registrazioni, John Lennon esprime la sua volontà di non farsi intimidire arrivando ad affermare: «Non mi farò sparare». Triste profezia che, invece, si avverò otto anni dopo, quando il cantante dei Beatles venne assassinato da un fan con problemi mentali con cinque colpi di pistola mentre si trovava davanti al Dakota Building, la sua casa a New York. La città che aveva scelto per trovare la figlia di sua moglie.
Foto Ansa e Instagram @yokoono