Tony Effe contro Fedez tira in ballo i bambini. Ma Ferragni non ci sta. L'audio modificato

di Redazione

Che i rapper se le suonino e se le cantino non è una novità anche se oggi si chiama “dissing” quell’antica pratica di ritmare improperi all’indirizzo dell’ex amico e concorrente sul palco. Peggio va quando i contendenti tirano fuori pure mogli, o ex mogli, e figli. Dopo ore di silenzio, anche Chiara Ferragni commenta pubblicamente proprio il dissing tra Fedez e Tony Effe. Lo fa dopo che il rapper romano ha scelto di dare il suo nome al brano con cui risponde a Fedez, Chiara. "Fate quello che volete - scrive l'imprenditrice digitale in una storia su Instagram - ma lasciate tutti in pace, me e i miei figli, grazie".

La Chiara contesa

Già l'ex l'aveva citata nella canzone con cui attaccava Tony Effe ("Scrivevi a mia moglie mentre mi abbracciavi"), ora anche il rapper romano parla di Ferragni e dei figli avuti con Fedez, Leone e Vittoria. "Chiara dice che mi adora, dice che non vedeva l'ora", "Lei ti è rimasta accanto nella malattia e quando aveva bisogno sei scappato via", "Hai fatto i figli solamente per postarli, chissà che penseranno quando saranno grandi" sono alcune delle strofe di Chiara.

Il giallo della voce contraffatta

Nel brano, c'è anche un giallo. Una voce contraffatta spiega che Fedez "da gennaio stava cercando il modo per comprarsi gli streaming. Poi non so se è riuscito a fare questa cosa". Su X, un utente pubblica quella che definisce la versione originale della canzone: la voce non è criptata e sembra proprio quella di Chiara Ferragni. In più Tony Effe cita entrambi i bambini, utilizzando il contrario dei significati dei loro nomi: "La prossima figlia devi chiamarla sconfitta" e "non assomigli a tuo figlio, l'hai chiamato (Leone), ma sei un coniglio".

La replica di Fedez sui figli

Anche Fedez attacca Tony Effe per aver citato i suoi figli nella canzone. "Non ti hanno insegnato in strada che i bambini non si toccano. Scarso nel rap, scarso nei valori", ha scritto il cantante su Instagram.
Chissà che non finisca qui e si ritrovino tutti quanti in tribunale.

Foto Ansa  Instagram