Speciale Venezia 2024

Sveva Alviti, la delusione del tennis e l'amore con Anthony Delon. Chi è la madrina del Festival di Venezia

Sveva Alviti ha debuttato come madrina nella serata di apertura dell'81/a Mostra Internazionale del cinema di Venezia. Il suo amore per il cinema nato da piccola: "Mio padre è sempre stato un super appassionato, già da bambina mi vedevo i film di Antonioni, dove c'era anche la mia iconica in assoluto Monica Vitti" ha raccontato. Da adolescente ha vissuto prima l'impegno sportivo da talento del tennis e poi quello da modella. Infine l'approdo al cinema e alla tv, con traguardi come la nomination nel 2018 ai Cesar per Dalida di Lisa Azuelos e il premio come miglior interprete al Rome Independent film Festival con Tra le onde di Marco Amenta (2022).

Niente ansia, solo voglia di divertirsi 

Lo spirito con cui vive questo debutto in una veste nuova al lido "è sicuramente tanta gioia, voglia di divertirsi, ma sempre attraverso il lavoro di preparazione e tanta voglia di far bene", ha spiegato. "L'ansia voglio lasciarla a casetta". Più che essere una madrina, "vorrei accompagnare gli attori, i critici, il pubblico, in questi meravigliosi undici giorni di grande cinema. Mi piacerebbe far sentire gli ospiti, a casa, in questa grande famiglia che è la Biennale di Venezia". Al Lido Alviti, classe 1984, il suo debutto l'ha fatto nel nel 2011 con il corto Alice di Roberto De Paolis, interpretato insieme a Giulia Bevilacqua e Edoardo Pesce: "Ero felicissima. Alla proiezione in sala Grande, eravamo tutti seduti vicino e quando hanno annunciato i nostri nomi è stato incredibile".

Il tennis e la delusione 

Per lei "Venezia è veramente il Festival del Cinema per eccellenza. Trovo sempre una grande diversità tra intrattenimento, autori, impegno. Anche quest'anno da Wolfs con George Clooney e Brad Pitt  alla biografia della Callas in Maria di Pedro Larrain o Campo di battaglia di Amelio". Nelle sue scelte da attrice, "sono sempre attirata da progetti un po' più complessi, più particolari, dove sento di poter dare qualcosa di mio". Le esperienze vissute nello sport e nella moda per lei sono state essenziali: "Accettare di non poter diventare una grande tennista perché non sono abbastanza forte livello di tenuta emotiva è stato molto duro, ma mi ha dato una forte consapevolezza. Come anche la grande solitudine che ho vissuto a New York imparando a fare un lavoro che non conoscevo...mi guardavo intorno chiedendomi 'che sto facendo?' Poi ho scoperto invece come fosse un posto magnifico dove potevi essere te stesso, con le tue emozioni. E' stato il momento in cui la mia fragilità è diventata la mia forza, il mio oro che oggi mi porto in tutti i personaggi e nella mia storia. Tutto questo mi aiutato molto anche nell'interpretare Dalida".

La storia con Anthony Delon

Sveva Alviti dedica anche un ricordo ad Alain Delon, padre del suo ex compagno Anthony Delon: "Mi dispiace moltissimo, è un grandissimo artista, uno dei più grandi attori di sempre. Quello che ci ha donato nel cinema lo terremo per sempre dentro di noi". In quanto alla storia d'amore con il primogenito del divo di Francia, Sveva Alviti in altre occasioni aveva raccontato che il loro amore era nato nel 2019 e che si sarebbero dovuti sposare: "Dopo una giornata di lavoro, ero stanca. Avevo comunque deciso di uscire a cena. Ed ecco che arriva Anthony accompagnato da un amico comune che ci presenta. Si è seduto davanti a me e abbiamo parlato per cinque ore filate. Eravamo in sintonia". Così dopo un anno arrivò la proposta di matrimonio e perfino due anelli: "È stato un momento dolce, commovente. Mi ha dato due anelli perché quello  che aveva ordinato non era pronto e  nel frattempo me ne ha regalato un altro". Ed eccoli sfilare insieme e posare per i fotografi sul red carpet del Festival di Cannes del 2022. Il matrimonio non si è mai celebrato perché la loro storia nel frattempo è finita, ma senza drammi o tradimenti: "Siamo rimasti in ottimi rapporti". 

Tanti nella sua carriera pure i progetti con temi sociali, dalla violenza di genere nella serie di Arte H24 (tra le protagoniste anche Valeria Bruni Tedeschi e Diane Kruger) alla seconda stagione di Nudes (prossimamente su Rai Play) sul revenge porn: "Mostra come i nostri smartphone, oltre a fare tante cose belle, possano causare anche tanti danni alla nostra privacy e intimità. E' un progetto che ho amato anche perché ho recitato con Lucia Mascino, la ammiro tanto... le voglio molto bene".Lavorando "fianco a fianco, oltre a divertirci, ci siamo aiutate l'una con l'altra". Tra i registi italiani con cui Sveva amerebbe lavorare ci sono i fratelli D'Innocenzo e Alice Rohrwacher: "Lei ha un linguaggio più fantasioso e onirico, loro uno stile molto realistico, ma alla base del loro cinema ci sono sempre tematiche molto forti". Intanto, a novembre l'attrice sarà sul set di The Other Side of Fame un film americano indie di Erik Bernard che parlerà del Metoo, mentre in Le Chemin du retour di Fabio Zito "sarò una giornalista che durante un viaggio in Marocco scopre tantissime falde sia nella loro cultura sia nella sua storia personale".

29/08/2024
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