Paola Cortellesi vince i Diversity Awards "in nome di nonne e bisnonne che venivano considerate nullità". Il premio a Geppi Cucciari

Inclusione

Proclamati nel corso di una serata-evento benefica al Teatro Lirico Giorgio Gaber di Milano condotta da Francesca Michielin ed Ema Stokholma i vincitori e le vincitrici della nona edizione dei Diversity Media Awards – i riconoscimenti che premiano i personaggi e i contenuti mediali che si sono distinti nel corso dell’anno precedente per una rappresentazione valorizzante ed inclusiva delle persone per Genere, Età, Etnia, Disabilità, LGBT+, Aspetto Fisico.

Persona dell'anno

Paola Cortellesi è stata eletta Personaggio dell’Anno, “per aver trasformato il suo esordio alla regia con C'è ancora domani – un caso unico per successo e impatto sul panorama cinematografico e culturale – in un’occasione di potente sensibilizzazione in cui ha usato la sua notorietà per parlare della violenza di genere” come si legge nelle motivazioni del premio. "C'è ancora domani" racconta la storia di Delia (Cortellesi), una donna del Dopoguerra con tre figli e un marito autoritario (Mastandrea), che la picchia per sfogarsi. In casa con loro c'è anche il suocero Ottorino (Giorgio Colangeli), che approva e incita i comportamenti violenti del figlio. L'unico appoggio per lei è l'amica fruttivendola (Emanuela Fanelli), con cui si confida e con cui passi i rari momenti di serenità fuori dalle mura domestiche. Il film ha aperto la scorsa edizione della Festa del Cinema di Roma e, presentandolo, la Cortellesi aveva dichiarato: "Ci sono storie incredibili di nonne e bisnonne che venivano considerate delle nullità, che nessuno ricorda. Le donne allora non contavano nulla. Un esempio: mia nonna quando parlava diceva cose sensate, ma chiosava poi così, 'ma che capisco io?'".

Miglior programma

Geppi Cucciari è salita sul palco insieme ad Amalia Ercoli Finzi, per ritirare il Premio al Miglior Programma Tv per “Splendida Cornice” (Rai3).

Gli altri premi

Il Premio come Miglior Film, vinto da “Io Capitano” di Matteo Garrone, è stato ritirato dall’attore Moustapha Fall, mentre il riconoscimento alla Miglior Serie TV Italiana è stato vinto da “Questo mondo non mi renderà cattivo” (Netflix) e ritirato da Zerocalcare. La vittoria per la Miglior Serie Tv Straniera se l’è aggiudicata “The Last of Us” (Sky – NOW). Il Premio per la Miglior Serie Tv Young è andato a “Il Cercasuoni” (RaiYoyo), ritirato dal Direttore di Rai Kids Luca Milano. Daria Bignardi ha ritirato il riconoscimento come Miglior Programma Radio per “Le mattine pt2 – Ora Daria” (Radio Capital) mentre il premio per il Miglior Podcast, “Invertiti”, è stato ritirato dai suoi creatori Cathy La Torre e Guglielmo Scilla. A ricevere il riconoscimento come Creator dell’anno è stato Edoardo Mocini, mentre Sara e Alessia Michielon (Ruote Libere) insieme Nicola Canal (Canal – il canal) hanno ritirato il premio come Miglior Prodotto Digital per il contenuto “5 modi per non mettere a disagio una persona disabile”. Durante la cerimonia di premiazione sono stati attribuiti anche i riconoscimenti all’informazione: Miglior servizio TG al TG3 (per il servizio “La storia di due mamme, Sara ed Elisa, madri di due figli e altri due in arrivo, preoccupate per le conseguenze della decisione del prefetto di Padova. lo stato di disagio e il sentimento di discriminazione delle famiglie” di Maria Chiara Grandis), Miglior Articolo Stampa Quotidiani a Il Sole 24 Ore(per l’articolo “La mancanza di fondi pesa sulle persone con disabilità” di Monica d'Ascenzo), Miglior Articolo Stampa Periodici a Io Donna (per l’articolo “Cari Boomers, impariamo a convivere” di Paola Centomo) e Miglior Articolo Stampa Web a Ilfattoquotidiano.it (per l’articolo “Della violenza sulle donne con disabilità conosciamo solo la punta di un iceberg. Manca il vocabolario culturale per raccontare le nostre vite” di Renato La Cara).

I Diversity Media Awards sono un’iniziativa ideata e promossa dalla Fondazione Diversity, no-profit fondata e presieduta da Francesca Vecchioni. Sono prodotti da Fondazione Diversity con YAM112003. 

Foto ufficio stampa, Ansa e Instagram

29/05/2024
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