Nina Zilli, stupisce ancora con il suo stile insolito
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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E2 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598649_6ac9e7448b\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022512\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598649_6ac9e7448b\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022512\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E7 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598589_261a338f50\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221174\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598589_261a338f50\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221174\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598640_d258f1498e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221113\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598640_d258f1498e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221113\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E12 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598628_49807e251b\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221116\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598628_49807e251b\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221116\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E13 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598586_d3f1525d86\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221135\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598586_d3f1525d86\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221135\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E14 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598595_ef08cf4923\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221286\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598595_ef08cf4923\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221286\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E17 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598631_064ebf25d0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221133\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598631_064ebf25d0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221133\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E18 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598625_cfa1af0f0b\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022562\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598625_cfa1af0f0b\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022562\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E19 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598622_acc9b2ef11\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022506\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598622_acc9b2ef11\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022506\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. 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Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E23 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598604_8c860c91f5\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598604_8c860c91f5\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E24 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598601_4c403af1a0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022487\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598601_4c403af1a0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022487\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E28 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598580_46bafa0ba8\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221127\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598580_46bafa0ba8\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221127\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E29 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598571_83f0a2f2ed\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022587\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598571_83f0a2f2ed\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022587\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E30 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598574_ed1e41e47a\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221096\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598574_ed1e41e47a\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221096\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E33 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598559_14ec1b0fe0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221079\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598559_14ec1b0fe0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221079\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E34 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598556_d186e95e30\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022505\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598556_d186e95e30\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022505\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E39 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598541_791a9ef7ec\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022504\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598541_791a9ef7ec\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022504\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E40 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598502_4781469586\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022795\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598502_4781469586\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022795\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. 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La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile eccentrico che strizza l\\u0026rsquo;occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest\\u0026rsquo;anno in occasione della prima serata del Festival. Nina \\u0026egrave; apparsa con uno chignon tiratissimo e l\\u0027abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E44 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598523_f238a2b0af\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598523_f238a2b0af\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E45 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598520_dfc7877732\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598520_dfc7877732\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022943\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E46 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598517_bca1895158\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022898\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598517_bca1895158\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022898\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po\\u0026rsquo; Anita Ekberg e un po\\u0026rsquo; Madonna in Material Girl.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa e Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E49 \\\/ 50\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598508_8c3d66d87c\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1598508_8c3d66d87c\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Nina Zilli stupisce ancora con il suo stile insolito\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022944\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003ENina Zilli che quest\\u0026rsquo;anno porta in gara la canzone\\u0026nbsp;\\u0022Senza appartenere\\u0022, un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora pi\\u0026ugrave; sentito dopo\\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;ondata del #metoo. 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Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EAveva debuttato a Sanremo nel 2010 con \\u0026ldquo;L\\u0027uomo che amava le donne\\u0026rdquo; un brano che \\u0026nbsp;l\\u0026rsquo;aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio \\u0026ldquo;Mia Martini\\u0026rdquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EUno stile musicale contaminato da pi\\u0026ugrave; culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si \\u0026egrave; trasferita negli Stati Uniti dove \\u0026egrave; venuta in contatto con generi musicali molto diversi.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELa cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. 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1/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
Foto Ansa e Instagram
2/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
Foto Ansa e Instagram
3/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
Foto Ansa e Instagram
4/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
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5/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
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6/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
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7/50
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
Nina Zilli che quest’anno porta in gara la canzone "Senza appartenere", un brano che tratta il tema della violenza contro le donne, oggi ancora più sentito dopo l’ondata del #metoo. Una canzone scritta durante in tour, con il desiderio di produrre qualcosa di diverso.
Aveva debuttato a Sanremo nel 2010 con “L'uomo che amava le donne” un brano che l’aveva portata al quarto posto e le aveva fatto guadagnare il premio “Mia Martini”.
Uno stile musicale contaminato da più culture, Nina infatti ha vissuto la sua infanzia in Irlanda e dopo il liceo si è trasferita negli Stati Uniti dove è venuta in contatto con generi musicali molto diversi.
La cantante negli anni ha saputo mettersi in gioco non solo dal punto di vista musicale ma anche con il look. La scelta di outfit sempre diversi e stravaganti ha reso ogni sua apparizione un vero spettacolo.
Uno stile eccentrico che strizza l’occhio al vintage ma sempre vincente come il vestito Vivienne Westwood, indossato quest’anno in occasione della prima serata del Festival. Nina è apparsa con uno chignon tiratissimo e l'abito meringa, total white con uno spacco strategico che svelava le gambe snelle e toniche, il tutto condito da una parure molto vistosa e lucente. Un look che sicuramente valorizzava la bellezza di Nina ma che ricordava un po’ Anita Ekberg e un po’ Madonna in Material Girl.
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08/11/2022
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