Manuela Arcuri, la bellezza e le polemiche: “La verità sulla mia statua che ha scatenato l'ira delle mogli dei pescatori"

di Redazione

Dalla classifica delle 10 donne più belle del mondo alla statua che ha scatenato l'ira delle mogli dei pescatori. Manuela Arcuri si racconta in un’intervista al Corriere della sera. L’attrice ripercorre alcuni momenti della sua carriera e della sua vita privata. Intanto torna al cinema: "Di solito ho interpretato commedie. Per la prima volta mi capita un thriller, dove sono un’avvocata romana di periferia, Pazienza Mantovani, detta Paz. Una donna forte, sempre dalla parte dei deboli, dei poveri. Spesso è in bolletta e cresce suo figlio undicenne da sola. Le viene proposto di sostituire una sua collega, deceduta, in uno studio legale della capitale. Ben presto, scopre che dietro la morte della donna si nasconde un mistero". Manuela Arcuri torna da protagonista sul grande schermo con il film Tradita, in sala nel 2025, tratto dal romanzo di Maria Carboni, con la regia di Gabriele Altobelli e un cast internazionale: oltre a Giancarlo Giannini, Monica Guerritore, Angela Molina, due divi sex symbol, William Levy e Fernando Lindez.
"In comune con questo personaggio forse il lato materno del personaggio: anche io ho un figlio, Mattia, di 10 anni, che per fortuna non sto crescendo da sola ma con mio marito, però anch’io ho un legame esclusivo con il mio bimbo".

La carriera iniziata posando nuda

"Erano dei nudi artistici. In quegli anni farsi fotografare senza veli era un traguardo ed è servito a lanciarmi. Però ho anche frequentato l’Accademia teatrale Pietro Scharoff e a 17 anni sono stata scelta, in un piccolo ruolo, da Pappi Corsicato per il film Buchi neri". Quando aveva poco più di vent'anni venne inserita dalla rivista statunitense People nella classifica delle 10 donne più belle del mondo: "Quell'episodio è stato il fiore all'occhiello della mia carriera". Nel luglio del 2002 fu inaugurata in suo onore una statua a Porto Cesareo. Tempo dopo l'iniziativa finì al centro delle polemiche (i pescatori locali avevano l'abitudine di toccare le natiche della statua come portafortuna, scatenando l'ira delle mogli): "Un'odissea: venne rimossa e poi ricollocata nello stesso posto sul porto, dove si trova tuttora".

La relazione con Gabriel Garko

"È stata vera, durata l’espace d’un matin. In quel periodo mi capitava di essere corteggiata da uomini, ma non capivo se volevano avere una storia con me o interessava loro apparire sui giornali. Ho preso certe mazzate... Poi ho incontrato l’uomo della mia vita: Giovanni Di Gianfrancesco. Oltre al nostro meraviglioso Mattia, vorremmo adottare un bambino".

 

 

Foto Ansa