Il cuore spezzato di Madonna: è morto suo fratello Christopher: “Il suo gusto unico e la sua lingua tagliente”
C’è stato un altro grave lutto in casa di Madonna: Christopher Ciccone, il fratello minore della popstar, è morto di cancro a 63 anni. È la seconda persona cara che Madonna perde in un paio di mesi: in settembre è morta anche la matrigna Joan Ciccone per una forma aggressiva di tumore. Un altro fratello, Anthony Ciccone, era morto l'anno scorso. Madonna e Christopher erano stati legatissimi all'inizio della carriera di lei. Christopher era stato uno dei suoi ballerini e poi il direttore artistico del tour Blonde Ambition.
La lite e il riavvicinamento
I rapporti poi si erano guastati e nel 2008 il fratello aveva sparato a zero sulla sorella in un libro, Life With My Sister, diventato bestseller nelle classifiche del New York Times. Solo di recente i due erano tornati ad essere fratello e sorella, come aveva confidato Christopher in una intervista a Vogue, ma il danno era stato fatto. Nel memoir, arrivato alla vigilia del cinquantesimo compleanno della popstar, Ciccone aveva dato a Madonna della "meschina" e della "bugiarda" rinfacciandole di aver spudoratamente mentito sui suoi inizi mettendo in giro la storia che sbarcò a New York in cerca di fortuna "con un paio di scarpette da ballo e 35 dollari", quando invece aveva alle spalle una solida famiglia middle-class, soldi e contatti. Il punto di rottura sarebbe stato nel 1991 quando la Material Girl portò le videocamere sulla tomba della madre per il suo documentario Truth or Dare.
Uno stillicidio di dolore
Dopo avere lottato contro il cancro, Christopher Ciccone è morto venerdì 4 "serenamente", circondato dal marito, l'attore britannico Ray Thacker, e dai suoi cari, secondo quanto dichiarato da un rappresentante della famiglia. A fine settembre è morta la matrigna della Material Girl, Joan Ciccone, 81 anni, che è stata sposata con il padre di Madonna, Silvio Ciccone. Nel febbraio 2023 era morto Anthony Ciccone, 66 anni, fratello maggiore di Madonna.
La carriera di Christopher
Ciccone ha iniziato la sua carriera come ballerino e coreografo e ha utilizzato il suo talento per sostenere la carriera emergente di Madonna, diventando il cameraman e il consulente creativo della celebre sorella. Ha anche diretto video musicali e tour, tra cui il tour mondiale di Madonna 'The Girlie Show' nel 1993; è stato, inoltre, il direttore artistico del suo 'Blond Ambition World Tour' del 1990. Christopher Ciccone ha poi continuato a lavorare in seguito come designer di calzature e mobili e arredatore d'interni
La sofferenza di Madonna nel suo lungo post
“Mio fratello Christopher non c'è più. È stato l'essere umano più vicino a me per così tanto tempo, è difficile spiegare il nostro legame, ma è nato dalla consapevolezza che eravamo diversi e che la società ci avrebbe dato del filo da torcere per non aver seguito lo status quo. Ci siamo presi per mano e abbiamo ballato attraverso la follia della nostra infanzia. In effetti, la danza era una sorta di supercolla che ci teneva insieme. Scoprire la danza nella nostra piccola città del Midwest mi ha salvato e poi è arrivato mio fratello, e ha salvato anche lui. Il mio insegnante di danza classica, anche lui di nome Christopher, ha creato uno spazio sicuro per mio fratello e per il suo essere gay: una parola che non veniva pronunciata e nemmeno sussurrata dove abitavamo.
Quando finalmente ho avuto il coraggio di andare a New York per diventare una ballerina, mio fratello mi seguì. E di nuovo ci siamo presi per mano, e abbiamo ballato nella follia di New York City! Abbiamo divorato l'arte, la musica e il cinema come animali affamati, eravamo nell'epicentro di tutte queste cose che esplodevano. Abbiamo ballato attraverso la follia dell'epidemia di AIDS. Siamo andati ai funerali e abbiamo pianto, e siamo andati a ballare. Abbiamo ballato insieme sul palco all'inizio della mia carriera e alla fine è diventato il direttore creativo di molti tour. Quando si trattava di buon gusto, mio fratello era il Papa, e bisognava baciare l'anello per ottenere la sua benedizione.
Abbiamo sfidato la Chiesa Cattolica Romana, la polizia, la maggioranza morale e tutte le figure dell'autorità che si sono messe sulla strada della libertà artistica! Mio fratello era proprio al mio fianco. Era un pittore, un poeta e un visionario. Lo ammiravo. Aveva un gusto impeccabile. E una lingua tagliente, che a volte usava contro di me, ma che io gli perdonavo sempre. Abbiamo scalato insieme le vette più alte e annaspato nei punti più bassi. In qualche modo, ci ritrovavamo sempre e ci tenevamo per mano e continuavamo a ballare. Gli ultimi anni non sono stati facili, non ci siamo parlati per un po' di tempo, ma quando mio fratello si è ammalato abbiamo trovato la strada per tornare l'uno dall'altra.
Ho fatto del mio meglio per tenerlo in vita il più a lungo possibile. Stava soffrendo così tanto verso la fine, ancora una volta ci siamo tenuti per mano, abbiamo chiuso gli occhi e abbiamo ballato. Insieme. Sono contenta che non stia più soffrendo. Non ci sarà mai nessuno come lui. So che sta ballando da qualche parte”.
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