Maddalena Corvaglia attacca Imane Khelif: “È un uomo che si sente donna”, e Selvaggia Lucarelli la asfalta

di Botta e risposte

Della puglie algerina Imane Khelif che, con buona pace dei suoi detrattori, è approdata in finale e potrebbe portare a casa l’oro olimpico della sua categoria, si continua a parlare spesso a sproposito. Dopo che è stato chiarito che si tratta di una persona intersessuale che è nata femmina, è stata allevata da femmina e ha sempre gareggiato fra le donne, persino i suoi critici più accaniti hanno ritirato l’accusa di essere “un uomo che vuole picchiare le donne sul ring”. Ma c’è invece chi non si arrende nemmeno dopo giorni di dibattito su sindrome di Morris, eccesso di testosterone e cromosoma XY. Dibattito messo a tacere dal Cio con una semplice dichiarazione: "Nessuno vuole tornare ai giorni in cui si facevano i test sui genitali". Oppure ai test sul dna: “E' una questione di diritti umani. Sono test non leciti, condotti in modo arbitrario”. Ebbene dopo tutti i chiarimenti possibili che si infrangono sulla barriera della privacy di un essere umano, Maddalena Corvaglia posta un video in cui definisce Imane Khelif “un uomo che si identifica con una donna”.

Il video di Corvaglia

La conduttrice ha pubblicato un video sui social intitolato "Dove stiamo andando?". Nel filmato dichiara: "Se un uomo che si identifica in una donna ha il diritto di combattere alle Olimpiadi contro una donna, allora un bambino che si identifica in un adulto dovrebbe avere il diritto di guidare un'auto e acquistare bevande alcoliche? In che direzione stiamo andando? Ti sei mai chiesto questo?". Immediate le critiche raccolte sul social ma l’ex velina di Striscia la notizia non si è data per vinta ed è tornata sull'argomento nelle sue storie: “Io penso che Imane Khelif sia vittima di un sistema che lo ha usato per trasformare un evento sportivo sano, inclusivo e all'insegna del rispetto e della pace in un circo distopico, intriso di odio e di cattivo gusto che ha sbattuto in prima pagina e vivisezionato la vita di un povero atleta che meritava solo di essere ricordato alle Olimpiadi di Parigi 2024 per le sue prestazioni atletiche non per il suo genere, il cromosoma, l'orientamento sessuale", ha affermato: "C'è così tanto dolore nel percorso di una persona che decide di cambiare genere e sesso che spettacolarizzare, sovraesporre la sua vita come è stato fatto con questo pugile è da sciacalli". Insomma, Corvaglia finge di non sapere che sia stato detto in tutti i modi che non si tratta di una transessuale, che non c’è stato alcun cambiamento di sesso che, peraltro, in Algeria è pure vietato.

La risposta di Lucarelli

Come era ovvio aspettarsi, la showgirl è stata coperta di critiche a cominciare da quelle velenose di Selvaggia Lucarelli: “Chissà perché Maddalena Corvaglia una mattina s’è svegliata e ha deciso di diventare un meme vivente. Chissà cosa l’ha spinta a passare dall’essere una delle veline più famose di sempre a una specie di incrocio tra Osho e Eleonora Brigliadori. Lei che da qualche anno ha lasciato Milano per trasferirsi a Palma di Mallorca, ora per giunta ci costringe tutti a interrogarci su un’annosa questione: ma non erano le grandi città, quelle inquinate e performanti, a abbrutire le persone? Perché non so voi, ma se devo diventare come Maddalena Corvaglia preferisco morire a Paderno Dugnano.(…)”.

Francesca Barra: “La fine dell’umanità”

Anche Francesca Barra si è espressa in termini assai critici: “È inaccettabile l’accanimento di Maddalena Corvaglia nel proseguire questa disinformazione. Il fatto che si travesta con questa apparente calma e finta tolleranza, mentre si rivolge a Imane Khelif come se fosse un uomo, mi sembra la fine dell’umanità. Una violenza. Lo fa più volte e in un modo provocatorio che sfugge alla mia tolleranza (vera). Spero non si sia (anche) divertita”.

Foto Ansa e Instagram