Lino Banfi si commuove parlando della moglie e delle sue condizioni
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
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Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".
Non è la prima volta che Lino Banfi si commuove parlando del suo dramma familiare e di come la sua vita sia cambiata da quando la moglie, Lucia Lagrasta, si è ammalata di Alzheimer. Banfi, ospite a Domenica In, ha parlato soprattutto del grande legame che lo lega a lei, dopo 56 anni trascorsi l'uno affianco all'altro. "Ho lavorato con le più belle attrici europee, ma nei miei pensieri c'è sempre stata solo lei. Ho rifiutato di recente un ruolo che mi avrebbe portato in Germania perché le sarei dovuto rimanere tre mesi lontano. Mi sorride, mi riconosce e capisce bene qual è e quale sarà la sua condizione".
"Un giorno lei non mi riconoscerà più" - Ma non è il passato a preoccupare Lino Banfi, bensì il futuro. Soprattutto considerando l'evoluzione della patologia di sua moglie, che un giorno finirà per non riconoscerlo: "A volte - ha spiegato - mi chiede come farò quando lei non riuscirà più a riconoscermi... io, per tranquillizzarla, le dico che è semplice: ci ripresenteremo un'altra volta".
"I miei colleghi se la spassavano ma io no" - E il grande rammarico dell'attore pugliese è quello di non potersi godere la vecchiaia con lei, perlomeno non come vorrebbe: "Non riesco ad accettare che mia moglie non stia bene e in un momento in cui mi sarei solo voluto godere la vita accanto a lei. Mai un viaggio all'estero o una crociera. Adesso che potremmo non ci muoviamo per via della sua malattia, l'Alzheimer. Altri miei colleghi se la spassavano tra sesso e festini, ma io no. Sono sempre stato a casa, accanto alla mia famiglia".