L'Estetista Cinica ha rischiato di finire sul lastrico. Ecco chi l'ha salvata
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Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Tutto è nato quando nel suo VeraLab, lo shop online di prodotti cosmetici, Cristina ha creato un sistema di punti fedeltà, i “punti fagiana” (dal nome con cui ha battezzato simpaticamente le sue adorate clienti), permettendo alle acquirenti di convertirli in liquidità da spendere in altri prodotti sullo shop.
Il valore di ciascun punto avrebbe dovuto essere di 5 centesimi, ma per un errore è stato portato a 50 centesimi.
La svista ha portato gli sconti a un valore di 5 milioni di euro. Dopo una settimana di calcoli la società ha valutato che se tutte le clienti avessero attuato la conversione ci sarebbe stata una perdita tale che l’azienda non avrebbe retto con la conseguente perdita di lavoro per ben 200 impiegati.
Le scuse
I punti sono stati immediatamente convertiti a 10 centesimi e all’imprenditrice non è rimasto altro che scusarsi: "Abbiamo fatto un errore, su un errore, su un errore. Volevamo fare una cosa carina, è uscito quello che io chiamo "merdone"", ha detto alle sue clienti via Instagram.
La grande solidarietà delle clienti e dei dipendenti
Non sono mancate le lamentele ma la maggior parte delle fagiane si è mostrata comprensiva, qualcuna ha persino restituito i soldi altre hanno invece devoluto la somma ad associazioni benefiche.
Un'ondata di grande solidarietà e comprensione, che mette il luce il rapporto di fiducia e stima che l'imprenditrice è riuscita negli anni a instaurare con le sue fagiane, ma anche con i suoi dipendenti, non solo grazie alla qualità dei prodotti proposti ma anche alla sua simpatia, genuinità e onestà d'animo.
Foto Instagram
09/11/2022
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