Keira Knightley:"Kate Middleton? È peggio di Harvey Weinstein"
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Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante \\u0026egrave; venuta fuori da te, stai l\\u0026agrave;, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi\\u0026raquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E6 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644972_2b24af76d7\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644972_2b24af76d7\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Keira KnightleyKate Middleton peggio di Harvey Weinstein\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EKeira Knightley \\u0026egrave; sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle societ\\u0026agrave; moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. 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Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell\\u0026rsquo;antologia Feminists Don\\u0026rsquo;t Wear Pink and Other Lies.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEducazione\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. \\u0026laquo;Non voglio crescere mia figlia con la paura dell\\u0026rsquo;altra met\\u0026agrave; degli esseri umani. Ed \\u0026egrave; ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l\\u0026rsquo;esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. 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Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell\\u0026rsquo;antologia Feminists Don\\u0026rsquo;t Wear Pink and Other Lies.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEducazione\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. \\u0026laquo;Non voglio crescere mia figlia con la paura dell\\u0026rsquo;altra met\\u0026agrave; degli esseri umani. Ed \\u0026egrave; ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l\\u0026rsquo;esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. 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Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante \\u0026egrave; venuta fuori da te, stai l\\u0026agrave;, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi\\u0026raquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E15 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1766070_04610c9a34\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221101\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1766070_04610c9a34\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Keira KnightleyKate Middleton peggio di Harvey Weinstein\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u00221101\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EKeira Knightley \\u0026egrave; sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle societ\\u0026agrave; moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. 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Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante \\u0026egrave; venuta fuori da te, stai l\\u0026agrave;, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi\\u0026raquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E19 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644906_2587549632\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022504\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644906_2587549632\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Keira KnightleyKate Middleton peggio di Harvey Weinstein\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022504\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EKeira Knightley \\u0026egrave; sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle societ\\u0026agrave; moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l\\u0026rsquo;attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale (\\u0026laquo;ne conosco alcuni adorabili\\u0026raquo;) o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ESotto silenzio\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ECome ha precisato in una recente intervista al \\u003Cem\\u003EGuardian\\u003C\\\/em\\u003E, per l\\u0026rsquo;attrice c\\u0026rsquo;\\u0026egrave; un\\u0026rsquo;altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell\\u0026rsquo;antologia Feminists Don\\u0026rsquo;t Wear Pink and Other Lies.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEducazione\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. \\u0026laquo;Non voglio crescere mia figlia con la paura dell\\u0026rsquo;altra met\\u0026agrave; degli esseri umani. Ed \\u0026egrave; ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l\\u0026rsquo;esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. 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Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante \\u0026egrave; venuta fuori da te, stai l\\u0026agrave;, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi\\u0026raquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E28 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644903_2502ce8e17\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022480\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644903_2502ce8e17\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Keira KnightleyKate Middleton peggio di Harvey Weinstein\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022480\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EKeira Knightley \\u0026egrave; sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle societ\\u0026agrave; moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. 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Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante \\u0026egrave; venuta fuori da te, stai l\\u0026agrave;, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi\\u0026raquo;.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFoto Ansa\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E32 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644855_24e61341bc\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022540\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1644855_24e61341bc\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Keira KnightleyKate Middleton peggio di Harvey Weinstein\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022540\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003EKeira Knightley \\u0026egrave; sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle societ\\u0026agrave; moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l\\u0026rsquo;attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale (\\u0026laquo;ne conosco alcuni adorabili\\u0026raquo;) o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ESotto silenzio\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ECome ha precisato in una recente intervista al \\u003Cem\\u003EGuardian\\u003C\\\/em\\u003E, per l\\u0026rsquo;attrice c\\u0026rsquo;\\u0026egrave; un\\u0026rsquo;altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell\\u0026rsquo;antologia Feminists Don\\u0026rsquo;t Wear Pink and Other Lies.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EEducazione\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EA differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. \\u0026laquo;Non voglio crescere mia figlia con la paura dell\\u0026rsquo;altra met\\u0026agrave; degli esseri umani. Ed \\u0026egrave; ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l\\u0026rsquo;esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. 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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
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Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Keira Knightley è sempre stata una ribelle e oggi ha qualcosa da dire fuori dal coro pure sul movimento #MeToo che secondo lei ha avuto il pregio di mettere in chiaro che, nelle società moderne, tutte le donne sono in qualche modo ancora soggette a sessismo e misoginia, se non a molestie. Ma l’attrice non se la prende troppo con gli uomini in generale («ne conosco alcuni adorabili») o con Harvey Weinstein, che secondo lei ha avuto il pregio di dare sostegno a un certo cinema indipendente pur definendolo un bullo.
Sotto silenzio
Come ha precisato in una recente intervista al Guardian, per l’attrice c’è un’altra lezione del movimento #MeToo: il fatto che troppo a lungo le storie delle donne sono passate sotto silenzio. Il concetto lo ha espresso anche in un saggio intitolato The Weaker Sex (Il sesso debole) pubblicato lo scorso ottobre nell’antologia Feminists Don’t Wear Pink and Other Lies.
Educazione
A differenza di altre donne del #MeToo, Knightley afferma che gli uomini a volte sono stati travolti ingiustamente dal movimento. «Non voglio crescere mia figlia con la paura dell’altra metà degli esseri umani. Ed è ugualmente importante crescere figli maschi capaci di capire l’esperienza femminile nella sua interezza, non soltanto un suo aspetto. Altrimenti come possono rispettarla?».
Le accuse a Kate
Non solo, Keira arriva ad essere più dura con Kate Middleton, alla quale rimprovera di aver messo in scena, subito dopo la nascita della secondogenita Charlotte, una sorta di immagine distorta della maternità. «Nascondi il dolore, il corpo che si spezza, il seno che gocciola, gli ormoni impazziti. Appari bella, alla moda, non mostrare il tuo campo di battaglia, Kate. Sette ore dopo la tua battaglia tra la vita e la morte, sette ore dopo che ti sei aperta e la vita insanguinata e urlante è venuta fuori da te, stai là, in piedi, con la tua bambina, a farti fotografare da un branco di paparazzi».
Foto Ansa
08/11/2022
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