Katia Ricciarelli a ruota libera: "Così facevo ingelosire Pippo Baudo. Elodie e Annalisa? Ecco cosa ne penso"
Senza peli sulla lingua Katia Ricciarelli, attrice e grandissima soprano italiana, si è raccontata al Corriere della Sera. La cantante ha fatto molte rivelazioni sui suoi amori e poi ha risposto anche a domande su Il Volo, il trio di giovani tenori che ha fatto apprezzare la lirica a tanti. Ricciarelli però è tranchant: “Per favore non me ne faccia parlare, una parodia”. Non è più buona neppure quando le vengono fatti i nomi di Annalisa ed Elodie, infatti risponde: “Non le ascolto, non ho il tempo. E poi queste di oggi faccio fatica a distinguerle”. Le piacciono invece “le voci scure che arrivano al cuore. Adoro Zucchero, Renato Zero, Cocciante, Loredana Bertè, Iva Zanicchi e Gianna Nannini”.
I suoi amori
Nell’intervista Ricciarelli racconta anche i suoi amori, ma al contrario delle sue opere: “Mai pensato di morire d’amore, il melodramma va come diceva George Brenard Shaw: il tenore cerca di portarsi a letto il soprano e poi c’è il baritono che rompe le palle”. La carriera però prima di tutto: "Mi ci sono dedicata anima e corpo, avevo giurato di diventare qualcuno, volevo rendere felice mia madre”, ha dato la priorità a realizzarsi nel mondo lirico e nel cinema e infatti si è sposata a 40 anni, “quando la carriera era ormai consolidata". Racconta di non aver mai tradito: “Troppo faticoso, rischi di dire bugie e farti scoprire”. Ricorda l’amore giovane con José Carreras durato tredici anni, lui un latin lover già sposato, lei “un’eroina”, due attori, “due artisti sopra le righe”. Corteggiata anche da Alberto Sordi che per lei “era il padreterno”, la chiamava “pacioccona mia”, le mandò cento rose messe sul conto della produzione, ma quello che l’aveva conquistata era la sua risata.
Il matrimonio con Pippo Baudo
“Mi piaceva il suo modo di essere ironico”, parlando di Pippo Baudo. Poi il racconto sulla scelta di sposarsi, quasi per non dare un dispiacere alla madre di lei: “La nostra storia era ancora segreta e gli dissi ‘sai Pippo, mamma non è abituata, se dovesse leggere qualcosa, che penserà?’ E lui disse: ‘Allora ci sposiamo’”. Racconta che sua madre adorasse Pippo Baudo, lo aveva visto dal vivo quando Katia l’aveva portata in una trasmissione: “Lo vide passare in camerino mentre si stava cambiando, con giacca e cravatta ma senza pantaloni. ‘Oh, finalmente grazie a mia figlia vedo un uomo in mutande!’”. Era gelosa di Brigitte Nielsen: “La classica bonazza affascinante, pericolosa”, lui apparentemente imperturbabile. “Mi mandavo da sola delle rose gialle, senza biglietto, per farlo insospettire. “Di chi saranno mai?”, gli domandavo ingenua. Ma lui niente, non reagiva”. Il matrimonio tra i due è durato diciotto anni e l’affetto non è mai finito. “Non ci sentiamo mai, ma gli auguro tanto bene. Se sapessi che ha bisogno di me, ci sono”.