La rivelazione shock di Kate Beckinsale: “Aggredita sul set e palpata sul seno ma se parli ecco cosa accade”

di Che accade se accusi un collega

Sarebbe stata vittima di abusi a partire da quando aveva solo 18 anni, poi aggredita durante le riprese di un film e anche costretta a posare per un servizio fotografico nonostante un intervento d’urgenza eseguito poche ore prima. È la denuncia fatta da Kate Beckinsale in un video pubblicato su Instagram che sarebbe essere stato successivamente rimosso, come scrive Il Fatto Quotidiano. L’attrice, interprete di film come Pearl Harbor, The Aviator e protagonista della saga Underworld, ha raccontato gli abusi che avrebbe sopportato durante la sua lunghissima carriera e le inutili denunce fatte ad alcuni responsabili dei set cinematografici rimaste inascoltate o ignorate del tutto. I primi episodi quando aveva solo 18 anni: “Sono stata palpata da qualcuno di cui mi fidavo all’interno della troupe”.

Il precedente di Blake Lively

Kate Beckinsale si sarebbe decisa a parlare, anche se poi ha rimosso la sua testimonianza, dopo le dichiarazioni di Blake Lively, che poche settimane fa ha denunciato le molestie sessuali che avrebbe subito dall’attore Justin Baldoni sul set di It ends with us. “Sono stata manipolata a livello psicologico, fatta sentire come se fossi io il problema, incolpata e ostracizzata, esclusa dalle cene del cast appena ho accennato al fatto che c’era un problema”, avrebbe affermato l’attrice che, però, sarebbe stata vittima di abusi già agli esordi della sua carriera, quando, appena 17enne, ha incontrato Harvey Weinstein in una camera d’hotel. Il produttore cinematografico, che oggi sta scontando una pena di 16 anni per stupro e aggressione sessuale, avrebbe provato ad offrirle alcolici nonostante fosse minorenne, e si sarebbe presentato in accappatoio (fatto testimoniato anche da altre sue vittime) durante un appuntamento di lavoro.

Neanche la solidarietà femminile

Quando aveva 18 anni, sarebbe stata palpata da un membro della troupe di un film e, pure in questo caso, la sua denuncia sarebbe rimasta inascoltata: “Andai a piangere da un’altra attrice ma lei mi disse: ‘No, non è mai successo’”. Quando, invece, ha esposto pubblicamente il problema, l’attrice rivela di essere stata emarginata. Come quando, sul set di un altro film, si sarebbe lamentata di un suo collega sempre ubriaco: “Mi chiamavano con un termine volgare solo perché avevo detto che era difficile lavorare con il co-protagonista che era ubriaco ogni giorno. Stava chiaramente trascorrendo un periodo difficile e avevo piena simpatia per lui, ma aspettavamo sei ore al giorno che imparasse le battute”. Come riporta il The Sun, l’attrice in quella occasione avrebbe ricevuto in regalo una bicicletta per fare un giro degli studi mentre aspettava.

L’aggressione fisica sul set

Oltre a quanto già subito, l’attrice sarebbe anche stata aggredita durante le riprese di una scena di lotta, da parte di un collega che le avrebbe strappato i vestiti davanti alle telecamere: “C’è un certo tipo di attore che prova un certo brivido nel poter legalmente ferire una donna durante una scena di lotta. Sono stata colpita al punto da dovermi sottoporre a una risonanza magnetica per dimostrarlo“, le parole dell’attrice riportate ancora da The Sun.

“Questo deve finire”

Terribile anche l’esperienza sul set di un servizio fotografico a cui sarebbe stata costretta a partecipare il giorno dopo un aborto spontaneo: “Gli dissi (al mio pubblicista, ndr): ‘Non posso, sto sanguinando, non voglio cambiarmi davanti a degli sconosciuti’. Ma lui mi rispose: ‘Devi farlo o sarai citata in giudizio’“, ha rivelato Kate che poi ha così concluso tristemente: “Se sei una donna e fai una denuncia legittima, tipo ‘Qualcuno mi sta toccando il seno’, se ne parli, sei fottuta. Questo deve finire“.

Foto Ansa