Jane Alexander e la morte della sorella: “Quella frase di cui mi pento. Non mi posso perdonare”
Jane Alexander ha pubblicato la sua autobiografia "Jane" uscita in libreria il 5 dicembre, dove ha raccontato anche la scomparsa della sorella morta di cancro all'età di 42 anni. Ospite di Verissimo ha spiegato: "È finita in una setta che le ha imposto di non vederci più". L''attrice ha poi rivelato che dopo due anni di distacco, era riuscita a rivedere l'amata May May soltanto il giorno prima della sua morte. "Lì, l'hanno convinta a non curarsi, le dissero che sarebbe stata salvata dagli alieni e lei ci ha creduto".
La frase che non si perdona
Sua sorella le aveva rivelato di avere un nodulo al seno, ma poco dopo le assicurò che dopo vari controlli non era nulla di preoccupante. Purtroppo però la donna cominciò a frequentare gruppi di ascolto che l’allontanarono da tutti. La Alexander e la sorella non si sono più parlate per due anni. Un giorno Jane fu contattata dalla madre: “Mi dice che lei ha un problema ai polmoni e io rispondo con la cosa più brutta che posso dire: ‘Spero sia cancro’”. L’artista lo racconta nel suo libro. La sorella il giorno seguente fu ricoverata per colpa del tumore, Jane in ospedale scoprì la verità. Era vittima di una setta che le aveva fatto tagliare i ponti con la sua vita. “Quella è stata l'ultima volta che ho visto mia sorella viva. Morì il giorno dopo, il 29 marzo 2007, aveva 42 anni e io non me lo perdonerò mai”, sottolinea. Ha gravi sensi di colpa per le parole dette: “Sono stata orribile. Ero tanto arrabbiata con lei. Se avessi saputo, non avrei mai detto quella frase, non l'avrei neanche pensato".
La setta
"Faceva parte di una setta. Ho cercato di indagare, ma mi è stato detto che le sette sono molto pericolose. Avrei voluto infiltrarmi e denunciarli tutti. Non si è curata perché la setta le ha detto che gli alieni l'avrebbero salvata e lei ci ha creduto”. “Tu ti chiederai come sia possibile credere a una cosa del genere…non lo so - aggiunge - Non ne ho la più pallida idea e ti posso assicurare che mia sorella era intelligente. Queste sette ti prendono sulle tue debolezze. Se mi sono perdonata? No, non me lo perdonerò mai. Se avessi detto che aveva fatto una biopsia forse sarebbe ancora con noi, qualcuno l'avrebbe costretta a dire la verità. Lei mi aveva detto che non aveva niente, abbiamo anche festeggiato”.
La morte del padre
Anche il padre è morto di cancro: “Gli avevano detto che sarebbe sopravvissuto due anni se non avesse fatto niente e da tre a cinque anni se avesse fatto la chemioterapia. Mio padre scelse di non fare la chemioterapia perché non voleva stare male in quei tre o cinque anni che gli rimanevano e decise di passarne due affrontando quello che sarebbe successo. Durò esattamente due anni. Non ho provato a convincerlo, mia madre sì. Io ho accettato quello che ha scelto lui”.
L'alcolismo
“Ho sofferto per un paio di anni di ‘binge drinking’”. Jane Alexander raccontò due anni fa per la prima volta, sempre a Verissimo, di un problema che l’ha accompagnata per un periodo della sua vita. Confidò: “Uscivo alla sera, iniziavo a bere e non riuscivo a smettere. Quando hai questo tipo di problema non pensi di essere un’alcolista semplicemente perché non bevi tutti i giorni. Comunque, un compleanno, una gioia, una delusione, ogni scusa era buona per bere”. A Silvia Toffanin, che le chiese come ne sia uscita, l’attrice rispose: “In questo mi ha aiutata moltissimo Gianmarco (il suo ex fidanzato ndr). Grazie a lui sono andata a quattro incontri degli Alcolisti Anonimi e mi sono trovata benissimo. Non è sempre facile, ma ho smesso di bere da giugno, speriamo di andare aventi così”.
Vita e carriera
Jane Alexander è un'attrice, conduttrice televisiva e modella britannica naturalizzata italiana. Di nobili origini, la sua è una famiglia dell'aristocrazia anglo-irlandese. Nota principalmente per il suo ruolo della "cattiva" nella serie televisiva Elisa di Rivombrosa, dove interpreta la Marchesa Lucrezia Van Necker, personaggio che ricompare anche in La figlia di Elisa – Ritorno a Rivombrosa, la miniserie sequel del programma. L’attrice inizia la propria carriera nel mondo dello spettacolo come doppiatrice. Nasce nel 1972 a Watford, in Inghilterra, e si trasferisce con i genitori a Roma quando è ancora molto piccola. All’età di 16 anni decide di dedicarsi anche al settore della moda ottenendo così i primi ingaggi come modella. Nel 1993 debutta sul grande schermo grazie ad una piccola parte nel film di Pino Quartullo Le donne non vogliono più. Anche se come attrice recita in pellicole di grandi registi come L’uomo delle stelle di Giuseppe Tornatore e Prendimi l’anima di Roberto Faenza è nota al pubblico soprattutto per i suoi ruoli televisivi. Compare in serie tv di successo come Boris, nel 2010, e Rocco Schiavone nel 2016. Sempre sul piccolo schermo l’attrice si distingue anche per le sue doti da conduttrice, iniziando con un game show notturno trasmesso dal 2001 al 2002 su LA7 intitolato Call Game. Tra i suoi programmi più noti in qualità di presentatrice spiccano Mistero, che hconduce dal 2011 al 2014 e Giù in 60 secondi – Adrenalina ad alta quota (2017). Nel 2018 partecipa alla terza edizione del Grande Fratello VIP.
Il matrimonio e la famiglia
Per quanto riguarda la vita privata Jane Alexander ha sposato il collega Christian Schiozzi, conosciuto sul set di Elisa di Rivombrosa, e dal matrimonio è nato il figlio Damiano nel 2003. L’unione si è conclusa 17 anni dopo; l’attrice ha dichiarato che il divorzio le avrebbe causato un lungo periodo di tristezza e ammette altresì di aver sofferto di alcolismo e che il nuovo compagno, Gianmarco Amicarelli, l’avrebbe aiutata a superare la sua malattia.
Foto Ansa e Instagram