Ivana Spagna si confessa: l'infanzia povera, la mafia che voleva rapirla e quel tentato suicidio che fallì grazie a una gattina

di Redazione

"Papà aveva un caseificio, ma fallì e andò a lavorarci come operaio. A volte non avevamo neanche i soldi per il brodo, e credo che essere partita in questo modo mi abbia aiutato a considerare una grazia tutto quello che è venuto dopo": Ivana Spagna racconta la sua infanzia difficile in un'intervista a Repubblica. Anche se poi ha chiarito di non essersi mai accorta veramente dei disagi: "Da bambini non ci si accorge di quando a casa mancano i soldi. Sono stata molto felice, piena di fantasia". "La voce è un dono del cielo e dei miei genitori, io ci ho messo il duro lavoro. Mai cercato il successo: quello, è una diretta conseguenza delle cose fatte per bene e con amore. Se lo rincorri, non arriverà mai. Mi ero incaponita di cantare in inglese per far ballare la gente, e con gli pseudonimi cominciai a scalare le classifiche in Germania e Olanda. Per guadagnare qualcosa in più, con mio fratello Theo scrivevamo anche jingle pubblicitari. E ai concerti scaricavo le casse, a volte saldavo anche i jack col saldatore a stagno che so usare benissimo". Poi ha confessato" Scrivo ancora canzoni, però poi le lascio lì. Sa, quando mi chiamano in tivù vogliono sempre Easy Lady, Call me o Il cerchio della vita, diventa difficile proporre altro. Forse a Sanremo, ma lì è ancora più complicato".

Quando la mafia voleva rapirla

In un’intervista rilasciata a I Lunatici in onda su Rai Radio 2 Ivana Spagna ha raccontato che il boss di Cosa nostra Leoluca Bagarella progettava di rapirla. “Se è vero che Leoluca Bagarella stava ipotizzando di rapirmi? È tutto reale. C'è un grande magistrato che ha seguito la cosa. Io non ho mai avuto contatti e niente, ma sembra proprio che sia tutto vero. Era il 1995”, ha dichiarato la cantante.

Lo stalker

Ha anche raccontato di essere stata oggetto di attenzione da parte di più di uno stalker, “Stalker? Una volta uno venne fermato sulla gradinata del casinò di Sanremo. Si era follemente innamorato di me, c'era ancora mia madre, io avevo un compagno, lui chiamava mia madre a casa sempre per dirle che stava preparando la casa per noi. Lei gli rispondeva che io avevo un compagno e vivevo con un uomo. Lui un giorno la chiamò per dirle: ‘O sarà mia o di nessuno'.  Voleva farmi del male perché non ero sua. Lo hanno bloccato a Sanremo. Quando abitavo a Milano mi trovavo delle persone sotto casa, a volte ho anche chiamato la polizia. Viaggiavo sempre da sola, una volta con la macchina mi hanno seguito, ero disperata, sapevo la strada dei carabinieri e sono andata a finire da loro. Quando lo hanno visto chi mi seguiva se ne è andato”.

Il tentato suicidio

Spagna tentò il suicidio nel 1997, dopo la morte della madre: “Era mancata mia mamma il 20 luglio, il giorno dopo andai a fare un concerto, pensavo che per il mio dolore non potevo far perdere il lavoro a musicisti e tecnici che avevano famiglia. Andai avanti così fino a settembre. Ero uno straccio. Quando lo stavo attuando, è arrivata quella gattina e con un miagolio mi ha fatto cambiare idea in quell'esatto momento. Era il 1997. Avrei fatto un grande errore. È facile togliersi di mezzo, il difficile è andare avanti. Io da quel giorno sono qui che lotto per queste creature. Ho tanti gatti, se non ci fossi più sarebbero tutti rovinati. Ho salvato tanti animali, molti gatti, un cane, un piccione. Io ho salvato loro e loro hanno salvato me".

L'ultimo brano

Ivana Spagna ha spiegato qualche settimana fa com'è nato il suo duetto con il duo toscano indie pop Legno per il brano Sarà Bellissimo (etichetta discografica Apollo Records, distribuzione Ada Music Italy) che ha debuttato in radio e in digitale. E' il racconto di un amore nelle fasi iniziali, tra speranze, energia, gioia nell'attesa e nel viversi l'attimo: "Non conoscevo i Legno ma quando mi è stata proposta questa collaborazione, ho sentito la canzone (scritta dal duo con Domenico Ciliari e Francesco Coletti) e mi ha trasmesso all'istante un senso forte di libertà, di pulizia. L'abbiamo provata in studio e l'armonia è arrivata naturalmente, le nostre voci legano bene". I Legno (i componenti usano gli pseudonimi Legno Triste e Legno felice e nascondono la propria identità coprendosi le teste con delle scatole, ndr) "sono due musicisti fortissimi e anche come persone ci siamo trovati subito". Il sound di Sarà bellissimo rende anche omaggio agli anni '80: "Volevamo richiamare quell'atmosfera. Quando penso alla musica di quegli anni me ne viene in mente la spensieratezza. Mi reputo fortunata ad aver vissuto quel momento di euforia che si sentiva anche nelle canzoni". 

“Penso che gli alieni siano già stati sulla terra”

Spagna ha poi parlato degli alieni: “Non ho scritto che vedo gli alieni, anche se ci credo, penso che siano già stati su questa terra, ci sono degli esperti che sanno più di me. Ho parlato di cose che io ho vissuto. Mi hanno preso per matta o per una che vuole inventarsi delle storie. Ma io dico sempre la verità, anche se alla fine non paga. Ho raccontato tutte cose vere, parlo di sogni, sogni in cui vedo cose che poi succedono. Ne sono capitate altre”.

Foto Ansa