Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo l'aggressione
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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E5 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636140_6b4e9f8ffe\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022430\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636140_6b4e9f8ffe\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022430\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E6 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636116_8f62f537c0\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022415\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636116_8f62f537c0\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022415\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636122_7a06ab4c91\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022409\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636122_7a06ab4c91\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022409\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E9 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636125_438653739f\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022410\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636125_438653739f\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022410\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E12 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636134_0ce4dfc069\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022401\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636134_0ce4dfc069\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022401\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E13 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636131_1906eb49f9\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022403\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636131_1906eb49f9\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022403\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. 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Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E19 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636185_f746c5fa1a\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022401\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636185_f746c5fa1a\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022401\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. 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Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E22 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619766_4eaf1af38e\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022447\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619766_4eaf1af38e\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022447\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E23 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619757_8bbecd2a4a\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619757_8bbecd2a4a\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E25 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636149_613943b8db\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022387\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1636149_613943b8db\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022387\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E26 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619808_047e4c5565\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619808_047e4c5565\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022755\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E29 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619802_afe9f07fbd\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022566\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619802_afe9f07fbd\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022566\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E30 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619790_b608161055\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022756\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619790_b608161055\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022756\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. 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Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. 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Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E36 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619778_0625412570\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022420\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619778_0625412570\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022420\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. 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Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. 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Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E39 \\\/ 39\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619769_0de7fb20d5\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022850\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1619769_0de7fb20d5\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Gessica Notaro pubblica le foto scattate poco tempo dopo laggressione\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022850\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u0022\\u0027Nessuna frustrazione attenua la gravit\\u0026agrave;\\u0027. Giustizia \\u0026egrave; stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE\\u0022. Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregi\\u0026ograve; aggredendola con l\\u0027acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l\\u0027aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETavares sfregi\\u0026ograve; Gessica per levarle l\\u0027identit\\u0026agrave;\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EQuindi nessuna attenuante pu\\u0026ograve; essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovin\\u0026ograve; con l\\u0027acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l\\u0027imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l\\u0027aggressione fu la \\u0022plastica rappresentazione di una meditata, ferma volont\\u0026agrave; di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identit\\u0026agrave;, cos\\u0026igrave; da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola \\u0027possedere\\u0027 egli stesso\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ELe motivazioni\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ELe parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall\\u0027acido, l\\u0027altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di \\u0027tempesta emotiva\\u0027 determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares \\u0022nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, pu\\u0026ograve; contribuire a attenuare la gravit\\u0026agrave; della condotta\\u0022. Questa, infatti, appare \\u0022sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalit\\u0026agrave;\\u0022.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENessuno sconto\\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ENon si possono fare sconti, dunque, all\\u0027aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un\\u0027escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici \\u0022rivestito caratteri di concreta pericolosit\\u0026agrave;\\u0022, dall\\u0027aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l\\u0027attese sotto casa e la sfregi\\u0026ograve;. Sull\\u0027episodio, e sulla valutazione dell\\u0027attendibilit\\u0026agrave; di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell\\u0027imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima \\u0026egrave; logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In pi\\u0026ugrave;, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l\\u0027assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell\\u0027acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
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"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
"'Nessuna frustrazione attenua la gravità'. Giustizia è stata fatta. Solamente una parola.. GRAZIE". Con un messaggio pubblicato su Facebook, Gessica Notaro commenta le motivazioni della sentenza di appello che ha condannato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni il suo ex fidanzato, Edson Tavares, che il 10 gennaio 2017 la sfregiò aggredendola con l'acido. La showgirl riminese cita una frase della sentenza e accompagna il post con due sue foto di mesi fa, poco dopo l'aggressione, che la ritraggono senza bende, con il volto sfigurato.
Tavares sfregiò Gessica per levarle l'identità
Quindi nessuna attenuante può essere concessa per un gesto come quello compiuto da Edson Tavares, che rovinò con l'acido il volto della sua ex fidanzata, la showgirl riminese e finalista a Miss Italia Gessica Notaro. Per i giudici della Corte di appello di Bologna, che hanno condannato l'imputato a 15 anni, cinque mesi e 20 giorni, l'aggressione fu la "plastica rappresentazione di una meditata, ferma volontà di punire per sempre la vittima privandola non solo della sua speciale bellezza, ma della sua stessa identità, così da cancellarla agli occhi di chiunque, non potendola 'possedere' egli stesso".
Le motivazioni
Le parole sono contenute nella sentenza dove sono stati riuniti, in secondo grado, i due processi riminesi al 31enne di origine capoverdiana, detenuto in carcere, uno per le lesioni gravissime provocate dall'acido, l'altro per stalking e altri reati. Proprio la Corte bolognese, finita di recente nella bufera per aver concesso le attenuanti generiche in un processo per femminicidio, con la discussa espressione di 'tempesta emotiva' determinata dalla gelosia contenuta nelle motivazioni, mette in chiaro che nel caso di Tavares "nessuna frustrazione amorosa, per quanto dolorosa, può contribuire a attenuare la gravità della condotta". Questa, infatti, appare "sostenuta da lucida preordinazione di mezzi e di modi, non si presta a inscriversi in un contesto emotivo sopraffattorio della razionalità".
Nessuno sconto
Non si possono fare sconti, dunque, all'aggressore di Gessica, se non quelli conseguenti alla riunione dei due procedimenti, considerata la continuazione tra i reati. Nel provvedimento si descrive, infatti, un'escalation di atti persecutori: incursioni improvvise e frequenti sul luogo di lavoro di Gessica, minacce proferite verso i suoi colleghi, le percosse e le lesioni ai suoi amici e conoscenti hanno, secondo i giudici "rivestito caratteri di concreta pericolosità", dall'aprile 2016 fino alla sera del 10 gennaio 2017, quando l'attese sotto casa e la sfregiò. Sull'episodio, e sulla valutazione dell'attendibilità di Gessica nel raccontarlo, si giocava buona parte della tesi difensiva dell'imputato. Ma secondo i giudici il racconto della vittima è logico, coerente e dettagliato, mentre Tavares non ha mai fornito la sua versione sul punto. In più, tra i tanti indizi a suo carico, viene sottolineata l'assenza di alibi e la presenza, su vestiti e scarpe, di tracce dell'acido. Il difensore di Tavares, avvocato Riccardo Luzi, annuncia il ricorso in Cassazione.
08/11/2022
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