Geppi Cucciari torna a parlare del ciclo femminile e di quei 28 giorni comici e disperati: "Anche io perfetta e imperfetta"
Da anni in radio e tv c'è una conduttrice che brilla per ironia, autenticità, intelligenza, arguzia e grazia. Si chiama Geppi Cucciari ed è davvero difficile trovare qualcuno a cui non piaccia. Capace con un solo sguardo di inchiodare un politico alle sue stesse frasi imbarazzanti o di far sorridere con una battuta il Presidente Mattarella, riesce sempre a stupire e a non essere mai banale o scontata. Ormai la sua "Splendida Cornice" è un appuntamento seguitissimo su Rai3, così come le esilaranti interviste radiofoniche che conduce ogni giorno in radio in "Un giorno da pecora".
Il monologo "Perfetta"
Ma Geppi Cucciari è anche attrice teatrale. "...Agire con energia maschile per essere nel mondo e agire con quella femminile per essere se stessa". Da anni Cucciari gira i teatri italiani con lo spettacolo di grandissimo successo "Perfetta". Un esilarante monologo teatrale scritto per lei da Mattia Torre che racconta un mese di vita di una donna attraverso le quattro fasi del ciclo femminile. Spiega bene Cucciari che questa frase "è una fotografia della situazione purtroppo, dietro c'è la fatica di gestire una vita complicata e purtroppo la risposta non ce l'ha nessuno. Ogni donna si organizza come può gestendo il suo essere lavoratrice, moglie, madre, cugina...". Insomma una donna che conduce una vita regolare, scandita da abitudini che si ripetono ogni giorno, e che come tutti noi lotta nel mondo.
La donna e il suo corpo
Ma è una donna, e il suo corpo è una macchina faticosa e perfetta che la costringe a dei cicli, di cui gli uomini sanno pochissimo e di cui persino molte donne non sono così consapevoli. “Perfetta” è la radiografia sociale ed emotiva, fisica, di ventotto comici e disperati giorni della sua vita. La scrittura e la regia sono di Mattia Torre, celebre sceneggiatore, autore teatrale e regista del panorama italiano, scomparso nel 2019.
La trama
Il monologo che è scritto paradossalmente da un uomo esplora il ciclo mestruale. La storia descrive i martedì di una venditrice di automobili, moglie e madre, nelle quattro settimane che compongono il mese. Giornate identiche nei ritmi, ma diverse nella percezione: a causa delle variazioni delle quattro fasi del ciclo, cambiano gli stati d’animo, le reazioni, le emozioni e gli umori della protagonista, in una spirale che spazia dalla comicità alla satira di costume.
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