L'Estetista Cinica contro l’assurda moda della baby skincare: "Un business che fa male alla pelle delle 12enni"

Allarme dei dermatologi

Anche per Cristina Fogazzi, in arte l' Estetista Cinica , il fenomeno delle  12-13enni che acquistano prodotti skincare anti-age è assolutamente da condannare. Parlando infatti della baby skincare si spiega: "Questo trend fa bene solo a chi vende e male alla pelle". 

Chi sono le Sephora Tweens

Le sephora tweens sono ragazzine pre-adolescenti che acquistano già prodotti skincare di ogni tipo, anche anti-age, e che si preoccupano i dermatologi, ma anche genitori e psicologi. A quell'età infatti non ha alcun senso applicare su una pelle del viso così giovane, appena uscita dall'infanzia, al top delle riserve di collagene, elastina e acido ialuronico, che sono prodotti per adulti.

Il parere dell'esperto

"La pelle degli adolescenti è soggetta a cambiamenti ormonali importanti, che possono influenzare la produzione di sebo e collegarsi all'insorgenza di problematiche quali acne, punti neri, ma anche sensibilità. La scelta dei cosmetici a uso quotidiano deve essere fatta con estrema cura. Tra gli ingredienti ai quali dare la precedenza nella skincare formato teenager troviamo l'acido salicilico che è in grado di penetrare nei pori, sciogliendo il sebo in eccesso e prevenendo la formazione di comedoni, ossia i classici punti neri" spiega il dottor Angelo Emanuele Leone , medico estetico e dermatologo intervistato da Vaniti Fair

Senza retinolo

"Un ingrediente idratante e anti secchezza passepartout è l'acido ialuronico a basso peso molecolare, ma funziona sempre bene anche l'aloe vera, attivo vegetale dissetante e lenitivo della pelle. No, invece, all'uso di prodotti skincare contenenti il retinolo. Questo derivato della vitamina A è considerato uno degli ingredienti più efficaci per la riduzione delle rughe e il rinnovamento cellulare, ma è un attivo decisamente troppo forte per la pelle giovane . Nelle adolescenti, la pelle è già in un ciclo naturale di rigenerazione e non necessita di stimoli aggiuntivi per la produzione di collagene. Da evitare anche i cosmetici a base di peptidi. Questi stimolanti della produzione di collagene sono sprecati nella cura della pelle di un'adolescente, la cui pelle non necessita di alcuna rigenerazione strutturale skincare delle pelli mature, non sono adatte alla cute adolescenziale Anzi, un eccesso di ceramidi rischia di appesantire la pelle di un adolescente, causando ostruzione dei pori e favorendo la comparsa di imperfezioni".

Il rischio di cadere nella dermoressia

"Una serie di comportamenti ossessivi abilitati e incoraggiati dall'industria della cura della pelle: adolescenti che escogitano routine anti-età in più fasi per paura di future rughe, adulti che si indebitano per sottoporsi a trattamenti iniettivi, uniti dalla preoccupazione frenetica e intergenerazionale per i retinoidi, gli acidi esfolianti e la ricerca di una luminosità irraggiungibile".  E' la giornalista Jessica DeFino nella sua newsletter controcorrente  The Unpublishable,  ha usato per prima il termine  dermorexia  per descrivere questa nuova mania tra i pre-adolescenti che fanno incetta di prodotti skincare nonostante la loro giovane età. Per questo di parla di Sephora kids (sephora è la combinazione di sephos, che in greco significa  "bellezza"  e del nome biblico Zippora, la moglie di Mosè), proprio a causa anche dell'aumento esponenziale di tutorial beauty condiviso sui social network tra bambine.

Il troppo storpia

Troppa skincare può essere controproducente per la pelle che ha un'innata capacità di autoripararsi e di ristabilire l'equilibrio. Troppa stratificazione di principi attivi non adatti alla propria tipologia di cute, può logorarne la capacità intrinseca di protezione, portando allo squilibrio del microbiota cutaneo e della barriera protettiva . Forse quindi non sono un caso l'aumento delle dermatiti e l'acne in età adulta. Non aiuta certo i trend skincare virali su TikTok soprattutto su un pubblico di giovanissime attratto anche dai trattamenti di medicina estetica. La cultura ossessiva della bellezza non fa bene alla nostra autostima e quindi alla nostra felicità e neppure alla pelle. Il rapporto con i cosmetici deve essere normalizzato.

Il fatturato di questa ossessione

La ricerca di Statista, global data e business intelligence platform, ci dice che il fatturato globale nel segmento skincare del mercato Beauty & Personal Care continuerà ad aumentare costantemente tra il 2024 e il 2028 per un totale di 24 miliardi di dollari (+ 12,88 %). L'indicatore potrebbe raggiungere i 210,7 miliardi di dollari. Tutto questo ai danni della nostra pelle. 

Foto Ansa e Instagram

02/10/2024
logo tiscali tv