Eleonora Giorgi: "Ho rischiato di morire a causa di un mango". Ecco cosa è successo

Il triste annuncio

Non c'è pace per Eleonora Giorgi che ha avuto di recente un malore che le ha fatto rischiare la vita, ma è pronta, nonostante tutto, a godersi il Natale in famiglia. Il sorriso non l'abbandona e neanche il coraggio. "Sono stata ricoverata in ospedale dopo un picco glicemico", afferma l'attrice a Verissimo, dove è apparsa collegata dalla sua casa e circondata da figli e nipoti. "Ho mangiato quattro etti di mango alle due di notte, quindi ho avuto 500 di glicemia. Potevo morire". Oggi sta meglio: "Adesso sono a casa e continuo a lottare". L'attrice è pronta a festeggiare il Natale con la sua famiglia e racconta: "Questo Natale a Roma tutti insieme è un dono delle mie nuore che hanno rimandato viaggi per stare con me". Arriverà anche la famiglia di Clizia Incorvaia (moglie di Paolo Ciavarro) e verrà anche Massimo Ciavarro (secondo marito) da Lampedusa. (LEGGETE QUI)

Una conseguenza dell'intervento al pancreas

Il figlio Andrea (nato dal primo marito Angelo Rizzoli) aggiunge però una precisazione: "Questo problema non è legato al progredire della malattia, ma è stata una conseguenza dell'intervento al pancreas. La mamma ci ha fatto prendere uno spavento, ha l'abitudine di mangiare troppi zuccheri che non le hanno fatto bene". Giorgi ha spiegato che il malore è stato dovuto a un “errore di valutazione” da parte sua: “Una sera avevo voglia di qualcosa di dolce e sono finita per mangiare un po’ troppo mango. Comunque è andato tutto bene”.  

Il sogno con la nuora Clizia

Eleonora Giorgi ha un sogno in comune con sua nuora, ovvero Clizia Incorvaia, moglie di Paolo Ciavarro: andare a New York insieme. Clizia ha spiegato: "Io ed Eleonora abbiamo sempre voluto fare questa cosa e sono sicura che ce la faremo. È un progetto che abbiamo sempre tenuto un po' sospeso e che desideriamo che diventi realtà". Quello ra Eleonora Giorgi e Clizia Incorvaia è un legame forte, come ha raccontato la stessa Eleonora Giorgi: “Le mie giornate le trascorro con la mia famiglia, sono sempre a casa di Paolo e Clizia, trascorro le mie tre orette con il mio nipotino Gabriele e Nina, la figlia di Clizia, giochiamo e ci divertiamo e, poi, torno a casa. In questo periodo sto un po’ lottando con il cibo perché questa tossicità dovuta alle cure, alle volte, non mi fa gustare i pasti e mi rende debolissima“.

Come sta oggi

Giorgi, che ha subito anche un intervento chirurgico, ha raccontato il percorso seguito finora: “La chemioterapia ha permesso di rimuovere il tumore principale, ma il cancro al pancreas crea una sorta di guaina che respinge le cure, e così il tumore si è allargato. Sono arrivate delle “sorpresine”, per tre mesi abbiamo cercato di abbatterle ma ha funzionato parzialmente. Le metastasi si sono ingrandite. Stiamo lottando con tutte le forze”. L’attrice ha poi riflettuto sul fatto che “la vita è così. È pazzesco, cambiano le priorità: capita, capita anche di peggio. La vita è un poker, non si può mai sapere. Bisogna sperare che vada tutto bene, ma io sono lucida, razionale e fatalista”. Secondo lei, “andrà tutto bene, ma se non dovesse andare bene saluto tutti...Ma mi sento inondata di bene e non ho rancori. C’è una follia che devo dire: questo è stato l'anno più bello della mia vita, sono stata amata come mai prima e ho persino pensato: “Se guarisco, come torno alla vita di prima?”. È stato un anno meraviglioso, sono una persona fortunata”. 

Il tumore al pancreas, il più cattivo

Secondo il sito di Fondazione Veronesi, le metastasi del tumore al pancreas riescono ad arrivare in diverse parti del corpo. Nello specifico nel fegato, linfonodi, cavità peritoneale e polmoni. È una complessa, anche e come tutti i tumori molto dipende dalla fase in cui è stata diagnosticata. Sempre secondo Fondazione Veronesi, quando il tumore viene trovato in fase avanzata la sopravvivenza è tra l’11% e il 12%. Se si riesce a superare il primo anno però sale al 30%.

“Purtroppo, il tumore del pancreas è uno dei più efficienti in questo triste processo: si ritiene che in quasi il 95% dei pazienti affetti da adenocarcinoma del pancreas allo stadio iniziale siano già presenti cellule circolanti nel sangue”. Giorgi sta proseguendo le cure, anche con un terapia sperimentale. Lo scorso settembre aveva raccontato: "Manderanno i campioni all'estero, in America. A Houston è stata trovata una chiave d'accesso per il 14% dei malati. Stiamo lottando con tutte le forze. La soluzione migliore sarebbe attaccare le metastasi con la radioterapia". Ha affermato Michele Reni, oncologo, primario delle Unità Operative di Oncologia e Day Hospital Oncologico all’ospedale San Raffaele di Milano

 

 

 

Foto Ansa e Instagram

09/12/2024
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