Elena Sofia Ricci e la violenza subita: "Cosa mettevo sulle gambe per proteggermi"

di Redazione

"Tra abbandoni e maltrattamenti, sento che il maschile mi debba qualcosa". Forse la frase che più colpisce tra quelle pronunciate da Elena Sofia Ricci a Belve durante l'intervista di Francesca Fagnani è proprio questa. Ricorda il titolo dell'ultimo libro di Michela Marzano "Sto ancora aspettando che qualcuno mi chieda scusa" che tratta proprio il tema del risarcimento dopo gli abusi subiti. Sì, perché oltre quell'abuso patito a 12 anni c'è la terribile consapevolezza di quanta fatica e male portino spesso, nella vita di troppe donne, gli uomini. (Leggi anche qui)

La violenza subita da Elena Sofia Ricci

"È stato talmente brutto e doloroso. Cercavo di proteggermi con un foglio da disegno sulle gambe". Elena Sofia Ricci con grande intensità e sincerità si racconta ricordando la violenza subita quando era poco più che una bambina da un uomo che era un amico di famiglia. "Scatta anche un senso di colpa perché non capisci cosa sta succedendo, sei nel pieno della pubertà. Eravamo in una macchina e io avevo un foglio da disegno sulle gambe. Cercavo di proteggermi con quel foglio. Chiaramente può un foglio da disegno proteggere? No", racconta commossa l’attrice a Fagnani. "È un nodo che non ho sciolto ancora. Non l'ho detto a mia mamma perché non volevo darle un dolore". "Ho sentito che c'era qualcosa di sporco. Il problema è che questa cosa sporca è rimasta tutta la vita. Quindi per me quello del maschile - di cui io non mi fido tanto - è un problema".

L'alcolismo

“Lei ha detto: se mi volto indietro vedo almeno dieci inferni. Qual è l'inferno peggiore che ha vissuto?”, chiede Fagnani. “Avevo molti alcolisti nella mia famiglia” e “bere molto era abbastanza la normalità, quindi quando ero ragazza e mi volevo dare un tono, delle volte alzato un po’ il gomito. Non sapevo assolutamente dosare”. "E quando ha capito che era andata oltre con l'alcol?”, le domanda Fagnani. “Una mattina - ricorda l’attrice - davanti a uno specchio vidi una cosa grigia. Ero io. Ho detto: mio Dio, mi sto trasformando in quello che non mi piace della mia famiglia di origine”.

Il lavoro

Sul suo ritorno nell’annunciato sequel dei Cesaroni confessa: “Ci sono delle cose che è bene che finiscano a un certo punto. Ero già andata via troppo tempo prima. Basta”. E sulle parole di Claudio Amendola, "lo spirito di Elena aleggia in tutta la serie", l’attrice chiosa con un sorriso: "Se aleggio da morta mi secca un pochino sinceramente. Mi piacerebbe saperlo".

Foto Ansa