Diletta, Belen, la deputata Giulia Sarti: le foto hard e i ricatti. Le vittime illustri del revenge porn

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In tutti i casi \\u0026egrave; difficile ottenere un effettivo diritto all\\u0027oblio.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E8 \\\/ 10\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1788411_75d7f54f06\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1788411_75d7f54f06\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Diletta Belen la deputata Giulia Sarti le foto hard e i ricatti Le vittime illustri del revenge porn\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EQuella che era intimit\\u0026agrave; e condivisione, alla fine di una storia sentimentale, si pu\\u0026ograve; trasformare in rabbia, violenza e in alcuni casi, in continuo aumento, anche pubblica \\u0022gogna\\u0022. \\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EL\\u0027emblema dell\\u0027intimit\\u0026agrave; violata e\\u0026nbsp;data in pasto ai social \\u0026egrave; senza dubbio Tiziana Cantone\\u003C\\\/strong\\u003E. 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In tutti i casi \\u0026egrave; difficile ottenere un effettivo diritto all\\u0027oblio.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022,\u0022\\u003Cdiv class=\\u0022post-item p-2 position-relative\\u0022\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022slide-pagination bg-dark w-100\\u0022\\u003E10 \\\/ 10\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv style=\\u0022width: 100%; aspect-ratio: 16\\\/9\\u0022 class=\\u0022w-100 bg-dark d-flex justify-content-center align-items-center gallery-slider pb-2\\u0022\\u003E\\u003Cfigure\\u003E\\u003Cpicture class=\\u0027picture-bg\\u0027\\u003E\\u003Csource media=\\u0022(min-width: 0px)\\u0022 srcset=\\u0022https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1788405_a1db7e34f3\\\/preview.webp 754w\\u0022 sizes=\\u0022100vw\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003Cimg loading=\\u0027lazy\\u0027 src=\\u0027https:\\\/\\\/www.milleunadonna.it\\\/media\\\/1788405_a1db7e34f3\\\/preview.webp\\u0027 alt=\\u0022Diletta Belen la deputata Giulia Sarti le foto hard e i ricatti Le vittime illustri del revenge porn\\u0022 class=\\u0027figure-img\\u0027 style=\\u0022width: 100%;aspect-ratio: 16\\\/9;object-fit: contain\\u0022 width=\\u0022755\\u0022 height=\\u0022503\\u0022 \\\/\\u003E\\u003C\\\/picture\\u003E\\u003C\\\/figure\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003Cdiv class=\\u0022item-didascalia bg-dark\\u0022\\u003E\\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EQuella che era intimit\\u0026agrave; e condivisione, alla fine di una storia sentimentale, si pu\\u0026ograve; trasformare in rabbia, violenza e in alcuni casi, in continuo aumento, anche pubblica \\u0022gogna\\u0022. \\u003C\\\/strong\\u003E\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EL\\u0027emblema dell\\u0027intimit\\u0026agrave; violata e\\u0026nbsp;data in pasto ai social \\u0026egrave; senza dubbio Tiziana Cantone\\u003C\\\/strong\\u003E. Per la 31enne la \\u0022gogna mediatica\\u0022 fu talmente insopportabile da portarla alla decisione di suicidarsi. Nemmeno la sua morte plac\\u0026ograve; l\\u0027ondata di fango che la travolse perch\\u0026eacute; addirittura dopo il suicidio ci fu un\\u0027impennata della diffusione dei video, anche in forma di parodia.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EUn fenomeno quello del revenge porn che non conosce latitudini e non risparmia le minori, anzi le vittime designate per eccellenza vista anche l\\u0027ingenuit\\u0026agrave; propria dell\\u0027et\\u0026agrave;.\\u003C\\\/strong\\u003E A Treviso nel dicembre del 2014 tre ragazzi, tra i 14 ed i 15 anni, convinsero \\u003Cstrong\\u003Euna bambina di 13\\u003C\\\/strong\\u003E a seguirli in un garage e a compiere atti sessuali il tutto ripreso con il telefonino. Alla fine inviarono il video ad un migliaio di coetanei con whatapp.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ENel novembre del 2017 una sessantina di liceali di Modena e Reggio Emilia scoprirono che le proprie immagini hard erano finite sul web.\\u003C\\\/strong\\u003E Le ragazze si erano scattate centinaia di selfie hot in una chat di whatsApp con l\\u0027impegno che doveva rimanere segreta. Ma secondo le vittime a sciogliere quel patto fu proprio il fidanzato di una delle ragazze. Sono, infatti, molto spesso gli ex, lasciati e non capaci di accettare la fine della relazione, a ricattare le donne.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EA volte, per\\u0026ograve;, soltanto per vile denaro. E\\u0027 il caso della showgirl\\u003C\\\/strong\\u003E \\u003Cstrong\\u003EBelen Rodriguez\\u003C\\\/strong\\u003E che nel 2010 present\\u0026ograve; una denuncia nei confronti dell\\u0027ex fidanzato: l\\u0027aveva ricattata chiedendole 500 mila euro e minacciando di diffondere in rete un filmato hard. Il video privato, che ritraeva una giovanissima Belen, allora 17enne, in scene di sesso con il suo ex fidanzato argentino, fin\\u0026igrave; in rete e divenne uno dei pi\\u0026ugrave; cliccati e scaricati dal web: fu persino trovato in vendita a 20 euro sulle bancarelle a Napoli.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003EUn\\u0027altra vittima illustre fu Diletta Leotta, il volto di SKy Sport, nel novembre del 2017 trov\\u0026ograve; in rete i suoi scatti senza veli e alcuni video hard rubati dal suo cellulare\\u003C\\\/strong\\u003E. La giornalista spieg\\u0026ograve; che i filmati le erano stati sottratti da \\u0027cloud\\u0027, ovvero la memoria virtuale, del suo telefonino.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003E\\u003Cstrong\\u003ETra i casi famosi recenti, c\\u0027\\u0026egrave; anche quello della deputata Giulia Sarti, autosospesasi dal M5S per il caso rimborsopoli,\\u003C\\\/strong\\u003E vittima di un \\u0022revenge porn\\u0022. Ed \\u0026egrave; di pochi giorni fa una vicenda avvenuta in provincia di Napoli che ricalca il solito copione: per vendicarsi della fine della relazione aveva aperto un falso profilo Facebook a nome dell\\u0027ex compagna, pubblicando foto intime della donna.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003ECinque anni dopo l\\u0027uomo,\\u0026nbsp; 51 anni di Pompei, \\u0026egrave; finito sotto processo dopo la denuncia-querela presentata dalla vittima, anche nei confronti di Mark Zuckerberg, fondatore e proprietario di Fb perch\\u0026egrave; dopo due anni il falso profilo, in precedenza oscurato, sarebbe tornato attivo. In tutti i casi \\u0026egrave; difficile ottenere un effettivo diritto all\\u0027oblio.\\u003C\\\/p\\u003E \\u003Cp\\u003EFonte Ansa - Foto Instagram\\u003C\\\/p\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\\u003C\\\/div\\u003E\u0022]')