Camila Raznovich compie 50 anni e svela come si tiene in forma: "10 giorni di digiuno e sesso"
"Dicono che i 50 siano i nuovi 30, ma per favore... Fisicamente sono a pezzi! Faccio tanto yoga, vado in bici, ma mi sento comunque stanca. Sarà la perimenopausa, ma è così", confessa Camila Raznovich ha raccontato come si mantiene in forma al Corriere della Sera: "10 giorni di digiuno e sesso". Poi che il coprifuoco per le sue figlie è sempre fissato alle 9 di sera. "A volte anche prima. Alle 9 ciascuno nella propria stanza a leggere o fare altro. Ognuno con i propri spazi, e poi a dormire", spiega. "Faccio yoga da 30 ani, sono astemia, non fumo. E una volta l’anno, faccio dieci giorni di digiuno. Ci sono studi scientifici che dicono che per abbassare il livello infiammatorio nel corpo, bisogna digiunare. Perché “azzerare” il sistema corpo, cioè farlo lavorare il meno possibile, azzera (quasi) le infiammazioni. Esci con gli organi ri-ossigenati".
L'importanza del sesso
Il sesso “fa bene anche alla pelle”, ha spiegato. “Per la pelle il sesso fa molto bene…Per il resto un po’ di laser e basta. Né botox, né filler. Mi fa paura manipolare. Lo abbiamo fatto con la natura ed è stato un disastro”, ha spiegato.
Come funziona il digiuno
Ogni anno lo inizia col soggiorno detox a Buchinger Wilhelmi sul Lago di Costanza, in Germania, uno dei templi mondiali del digiuno terapeutico, una remise en forme detossinante basata sul principio dell’autofagia, la capacità del corpo di autorigenerarsi quando è privato del cibo. Il primo giorno si fanno gli esami del sangue, misurazione della pressione arteriosa e un colloquio con il medico. Per tutto il soggiorno la sveglia suonerà alle 5 e mezza di mattina e non si ingeriranno più di 800 calorie giornaliere. "Sono da sempre attratta da un concetto di vita sana" racconta "in cui longevità significa stare bene in maniera naturale, ricorrendo meno possibile ai farmaci, ad eccezione di quelli che mi hanno più di una volta salvata dalle complicazioni della mia malattia autoimmune, la colite ulcerosa. Quando mio papà stava morendo di leucemia in ospedale a Londra, ho trovato sul taccuino, una nota scritta in spagnolo: “Quiero morir vivo”, voglio morire vivo. Quella frase scritta nel finale della sua vita è diventata la mia filosofia: sentirmi bene e viva fino in fondo". Il digiuno terapeutico consente all’organismo di attingere principalmente dalle sue riserve di grasso — bruciandolo — e riduce tutti i processi infiammatori, alleviando il dolore e migliorando la mobilità. Secondo alcune recenti ricerche astenersi dal cibo per 24 ore permetterebbe la formazione di nuovi neuroni e rallenterebbe persino la crescita dei tumori, almeno nei topi. Cena alle 18: il programma è studiato da Wilhelmi de Toledo, famoso per il suo motto "gli esseri umani non sono programmati per l’abbondanza, ma per la perdita". Il digiuno praticato prevede il rifornimento giornaliero di 250 calorie sotto forma di succhi di frutta appena spremuti e consommé di verdure chiare. La permanenza nella clinica prevede anche passeggiate nei boschi ed escursioni: l’equilibrio tra relax ed esercizio fisico è importante per il benessere olistico, uno dei cardini della spa. Insieme c’è la valorizzazione della parte spirituale, in base alla convinzione del dottor Buchinger, uno dei fondatori della clinica, che "quando il corpo digiuna, l’anima diventa affamata".
Una vita da convento
"Sono stata dieci giorni da sola, meditavo tutti i giorni, facevo lunghe camminate alle 6 del mattino nelle foreste vicine. Una vita da convento", conferma Camila. "Sono partita dalla clinica sentendomi meglio. È stato, credo, uno dei migliori investimenti possibili per la mia salute", racconta la conduttrice, che ha deciso di affrontare il percorso dopo aver scoperto la storia di Otto Buchinger, il fondatore del metodo, che afflitto dalla artrite reumatoide, avrebbe tratto sollievo dalle cure da lui stesso ideate. "Dopo il digiuno anche i miei dolori sono guariti". "A pranzo e a cena, dal secondo giorno, ci sono stati serviti brodi di verdura senza sale e olio: un’acqua di verdura, consumata sempre allo stesso orario". La reintroduzione di cibo, è avvenuta intorno all’ottavo giorno e sotto osservazione medica. «Ho ricominciato con una mousse di mela: è passato più di un mese dal mio percorso detox e mangio un terzo di quello che mangiavo prima». Sforzi premiati: i risultati sono arrivati e anche i commenti delle amiche. "Ho perso in dieci giorni tre chili, soprattutto grasso viscerale, che è causa delle infiammazioni più gravi. Le mie amiche hanno commentato la nuova luce della pelle, la cornea bianchissima degli occhi e i capelli, che sembrano più folti e lucidi". Poi spiega: "Sono cresciuta fino all’età di 10 anni negli ashram mangiando carote bollite, un’esagerazione. Oggi mangio carne e pesce, limito il consumo di zuccheri e carni rosse. Qualcosa di quegli anni dentro di me è rimasto".
L'amore per il marito
La conduttrice tv conferma inoltre di essere ancora follemente innamorata dell'imprenditore francese Loic Fleury, che ha sposato nel 2021. "È stata una storia d’amore del tutto inaspettata, iniziata quando avevo 45 anni - racconta Raznovich - Viviamo lontani: io a Milano, lui a Parigi, e alla nostra età la distanza è fantastica. Ognuno con i propri figli, i propri spazi, con un grande rispetto reciproco. Quando ci rivediamo c’è sempre tanto entusiasmo, non ci si annoia mai".
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