Brooke Shields e l'intervento di ringiovanimento vaginale senza consenso: "Come uno stupro"

di Redazione

Una vita sotto i riflettori. Fin da quando a 11 mesi diventò testimonial di prodotti per l’igiene intima per bambini. Ad appena 10 anni la madre autorizzò un servizio fotografico in cui posava nuda, truccata e ricoperta d’olio. A 11 anni era già una star della moda e a 12 anni scandalizzò il mondo i con il ruolo della prostituta- bambina che lavorava in un bordello in “Pretty Baby”, controverso film di Louis Malle vietato in molti Paesi del mondo con l’accusa di pedopornografia. Poi a 14 il successo planetario con “Laguna Blu”: altre scene di nudo, anche se poi venne fuori che a girarle era stata una controfigura. Per Brooke Shields non deve essere stato facile raggiungere consapevolezza e determinazione di sé con un’infanzia e un’adolescenza così sovraesposta e innaffiata di dollari.

Il libro "Non è permesso invecchiare"

Ma l’ex bambina prodigio dal fisico statuario e il viso d’angelo da anni si è fatta portavoce di tante istanze delle donne, a cominciare dalla battaglia contro la depressione post- partum, di cui lei stessa soffrì, dopo aver archiviato il matrimonio con André Agassi ed essersi risposata col produttore Chris Henchy che l’ha resa madre due volte. Ed è in questo solco che ora Brooke Shields ha pubblicato il libro “Not Allowed to Get Old” (Non è permesso invecchiare) che fa parte di un progetto più ampio avviato 12 anni fa quando ha deciso di affrontare il tema della mezza età e soprattutto quello, sempre cruciale e attuale, del rapporto delle donne con il proprio corpo e del diritto per deciderne in prima persona. Così sta facendo notizia l’episodio raccontato nel libro in cui Brooke infrange un tabù come quello del disagio fisico legato alla vagina e soprattutto di essere stata violata nel suo corpo in quello che lei stessa definisce “una sorta di stupro”.

"Parlarne mi imbarazza ma la vergogna non è più un'opzione"

Quando aveva 40 anni infatti l’attrice si era rivolta al suo ginecologo per risolvere problemi di sanguinamenti che la tormentavano sin dall'adolescenza. Il medico le consigliò di sottoporsi a un intervento di labioplastica, che prevede l’accorciamento delle labbra vaginali. Il problema però fu che il chirurgo estetico al quale si rivolse andò ben oltre e senza il suo consenso. Così alla visita di controllo scoprì di essere stata sottoposta a sua insaputa a un intervento di ringiovanimento vaginale. L’attrice ne ha parlato in un’intervista a Us Weekly dicendo: "Il chirurgo mi ha spiegato con orgoglio che, come dire, ha fatto una piccola doppietta, mi è sembrata un'invasione, una bizzarra forma di stupro. Non c'era nulla che indicasse la necessità di essere più stretti, più piccoli, più sodi o più giovani, soprattutto lì". Una procedura, quella del ringiovanimento vaginale, che tra l’altro è irreversibile. Perché parlarne ora? Per creare consapevolezza nelle donne riguardo al loro diritto di essere informate e dare il consenso anche nella cultura medica. "Mentirei se dicessi che non mi imbarazza condividere queste informazioni molto intime”, ha scritto nel libro. “Ma se vogliamo cambiare il modo in cui ci approcciamo e parliamo della salute delle donne, dobbiamo affrontare questi temi scomodi ma molto reali. La vergogna non è più un'opzione".