Beyoncé snobbata ai premi country. Il motivo? 'È troppo nera'. Il padre e le accuse di razzismo

di Redazione

Neanche una nomination per i Country Music Awards. Così la regina del country, Beyoncé è stata totalmente ignorata. Il motivo? Razzista. Per Matthew Knowles, il padre della cantante, è stata tutta una questione di colore della pelle. Gli awards saranno annunciati il 20 novembre alla Bridgestone Arena di Nashville: in testa alle candidature c'è, con otto possibilità di vittoria, Morgan Wallen che tre anni fa fu sospeso dalla sua stessa etichetta discografica per aver usato un epiteto razzista. "Ci sono più bianchi in America e purtroppo non votano in base all'abilità e ai successi di chi compete", ha detto papà Knowles, evitando esplicitamente di parlare di razza, ma osservando che l'esclusione di una superstar come la figlia "parla da sola": Cowboy Carter è stato uno degli album country più venduti dell'anno.

L'album ignorato

In realtà l'ultima fatica di Beyoncé non aveva ricevuto che minima promozione sulle radio country nazionali: il successo di un brano come Texas Hold 'Em, il primo di un'artista donna nera in testa alle canzoni country hot di Billboard, era stato in realtà trascinato in febbraio dai servizi in streaming e dai download. Tra le nomination dei premi ce ne sono invece quattro per il super tatuato Post Malone (scelto da Taylor Swift per il track Fortnight che apre Tortured Poets Department) e che quest'anno si è repentinamente convertito al country dal rap-rock-folkie.

La copertina dell'album un omaggio nazionale

Uscito in marzo con Columbia Records con Beyoncé sulla copertina come regina del rodeo vestita nei colori della bandiera a stelle e strisce, Cowboy Carter è stato un fenomeno culturale e ha aperto un dibattito sul ruolo che gli afro-americani hanno avuto nella storia della musica country e nella sua successiva, contrastata accettazione da parte dell'establishment di Nashville che tuttora ritiene di detenere il canone.


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